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Silvio Berlusconi al Quirinale, entra in scena Gianni Letta: "Rischio altissimo", quello che il Cav non aveva considerato

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Nonostante la candidatura non sia ancora stata ufficializzata, tutto farebbe pensare che Silvio Berlusconi sia pronto a incoronare la propria carriera correndo per il Quirinale. Il centrodestra, con la Lega e Fratelli d'Italia alleati, potrebbe sì convergere sul suo nome, ma le sorprese potrebbero non mancare. Così come i franchi tiratori. Per questo nelle ultime ore, secondo quanto riportato da Repubblica, Gianni Letta lo avrebbe messo in guardia. L'ex sottosegretario, nonché consigliere principe del leader di Forza Italia, avrebbe messo il Cavaliere di fronte ai possibili ostacoli. "Sto facendo di tutto per far comprendere a Silvio che il rischio di bruciarsi è altissimo, nella corsa al Quirinale che ormai si è intestato, ma sono l’unico che si è preso l’ingrato compito di farglielo notare", è quanto avrebbe riferito Letta ad alcuni amici fidati.

 

 

Lo stesso Enrico Letta, nipote di Gianni, in serata ha fatto recapitare ai leghisti un aut aut: "Finché il centrodestra ha una posizione ufficiale attorno a Berlusconi, il dibattito resta congelato". Lo crede anche il consigliere di Berlusconi che da giorni riceverebbe nel suo ufficio il nipote, Goffredo Bettini, tutto lo stato maggiore M5S, da Giuseppe Conte Luigi Di Maio, passando per l’ex tg5 Emilio Carelli. E poi Chigi. A conti fatti la candidatura più votata è quella di Mario Draghi, su cui Gianni Letta propone a Berlusconi il ruolo di "king maker".

 

 

Ma il Cav non si arrende e nel frattempo sarebbe "impegnatissimo" in decine di telefonate tra alleati e singoli parlamentari che si presentano "spontaneamente" per offrire i propri voti. Al momento per la corsa al Quirinale il Cavaliere può vantare una base di 414 voti, quelli di Fi, Lega e Fdi e ha bisogno di almeno un centinaio di altre preferenze. Riuscirà nell'impresa? 

 

 

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