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Quirinale, voto "a scaglioni" dal 24 gennaio. Le conseguenze del Covid, scenario senza precedenti

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Il Parlamento è stato convocato "in seduta comune per l'elezione del presidente della Repubblica il 24 gennaio alle ore 15. L'avviso sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale di oggi" 4 gennaio, ha annunciato Roberto Fico. "Nelle prossime due settimane, all’attività ordinaria della Camera si affiancherà quella di preparazione al voto. Siamo al lavoro insieme al collegio dei questori per definire l'organizzazione e le misure per garantire la piena operatività e sicurezza del voto".

 

 

Il "Cts interno" della Camera, composto da dirigenti dell'amministrazione di Montecitorio ed esperti, sta infatti valutando le misure anti-Covid per garantire che le votazioni possano tenersi in condizioni di massima sicurezza per tutti. Quelle decisioni tecniche verranno poi ratificate dal Collegio dei questori che dovrebbe riunirsi il prossimo 11 gennaio. In quella sede, viene spiegato, verranno sciolti tutti nodi sul piano dell'opportunità e su quello politico.

 

 

Di nodi da affrontare ce ne sono tanti. Se pare abbastanza assodato che si voterà, come sempre, in Aula a Montecitorio, non si sa ancora quante votazioni si terranno al giorno per garantire la sanificazione dell'Emiciclo. Altro accorgimento abbastanza sicuro è quello dello scaglionamento dei votanti per fascia oraria, in modo da sparpagliarli per i grandi saloni del Palazzo facendoli entrare a gruppi in Aula e solo per il tempo strettamente necessario per scrivere un nome e depositarle la scheda nella "insalatiera", come viene chiamata nel gergo parlamentare l'urna in vimini e raso verde che raccoglie i voti. 

 

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