Quirinale, il candidato "a sua insaputa". Chi è quest'uomo e perché rischia di diventare presidente
Nella corsa al Colle spunta un candidato "a sua insaputa". Si tratta di Ermanno Leo, 72 anni, origini pugliesi ma milanese d'adozione, chirurgo oncologo. Gianfranco Rotondi, deputato di Forza Italia, in una intervista a Un giorno da Pecora su RadioUno, ha detto che lo voterà: "Nella prima e terza votazione al Quirinale darò la mia preferenza all'amico Leo, come ho sempre fatto".
Ricorda il Corriere della Sera che il 19 aprile del 2013 al terzo dei sei scrutini che avrebbero portato alla vittoria Giorgio Napolitano, Ermanno Leo, che ha inventato un sistema per evitare ai malati di tumore al colon retto "la mortificazione del sacchetto", raccolse tre voti. Il medico è peraltro consapevole dell'involontario coinvolgimento nella corsa al Quirinale: "Non so da dove nasca questa storia. Forse Rotondi mi ha inviato qualche paziente quando ero all'Istituto tumori di Milano e vuole esprimermi stima e riconoscenza. Sotto le mie mani, purtroppo, sono passati in molti, di destra e sinistra. Non ho badato a quale partito appartenessero, ovviamente".
Ermanno Leo il 7 dicembre scorso ha ricevuto l'Ambrogino d'oro. Nel 2003 era stato premiato dall'allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi con la medaglia d'oro per la sanità pubblica. Da due anni in pensione, il medico si complimenta con Mattarella e si augura "che arrivi un personaggio al di sopra delle partigianerie, capace di avere attenzione per sanità e giustizia. È quello che occorre all'Italia. Per ora vedo solo trattative che non mi piacciono". E lui sarebbe pronto a fare il presidente?