Quirinale, c'è la data. Parlamento convocato il 24 gennaio, perché per Draghi è una pessima notizia
Il Parlamento sarà convocato lunedì 24 gennaio, alle ore 15, per l’elezione del presidente della Repubblica. La tanto attesa comunicazione di Roberto Fico è arrivata e porta con sé già un primo risvolto politico: è opinione diffusa che più avanti si sposta la votazione del successore di Sergio Mattarella, meno possibilità ha Mario Draghi di essere eletto.
C’entra ovviamente la variante Omicron, che da qui al 24 gennaio dovrebbe manifestarsi in tutta la sua forza anche in Italia, dove sono attesi oltre 200mila contagi giornalieri. A fine mese, quindi, il governo potrebbe ritrovarsi a dover fronteggiare una situazione epidemiologica complicata, con gli ospedali pieni e tanti temi sul tavolo, dalla scuola allo smart working, solo per citare i due più caldi. Arrivare alla partita del Quirinale in queste condizioni potrebbe spingere la politica a voler congelare lo status quo: ciò significherebbe Draghi a Palazzo Chigi e Mattarella ancora al Quirinale.
D’altronde anche il Movimento 5 Stelle adesso spinge per il bis: l’assemblea dei senatori grillini l’ha votato quasi all’unanimità, quindi già è iniziato il pressing sull’attuale capo dello Stato, che pure ha escluso a più riprese un secondo mandato. Intanto dalla lega trapela una certa irritazione di Matteo Salvini nei confronti di Enrico Letta, che ha posto il veto su Silvio Berlusconi. Adesso è arrivata la comunicazione di Fico che apre ufficialmente la partita: tra i tanti scenari possibili, di certo non si può escludere quello in cui tutto rimane così com’è con la scusa della pandemia e dei tanti problemi ad essa connessi che richiedono un governo forte e stabile.