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Silvio Berlusconi al Quirinale, "la discesa in campo a ridosso della prima chiama". L'indizio dopo il discorso di Mattarella

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Ha passato un Capodanno al telefono, Silvio Berlusconi. Un po' perché costretto alla quarantena a causa del cluster di contagi da Covid a villa San Martino, un po' perché non c'è tempo per festeggiare: c'è da organizzare la scalata al Quirinale, che il leader di Forza Italia non considera ormai più un sogno, ma una ipotesi concreta. Al Fatto quotidiano parlano già di "incubo", a testimonianza di come il terrore a sinistra sia tangibile. E riferiscono di un imminente tour romano del Cav, "per intensificare lo scouting parlamentare". All'appello mancherebbe ancora "una cinquantina di voti che gli servono per essere eletto. E poi scendere in campo".

 

 



Tutto già pronto, comunque. Compreso un iconico nuovo "videomessaggio simile a quello della discesa in campo del 27 gennaio 1994. Esattamente ventotto anni dopo. Oppure, in alternativa, con un nuovo "predellino" come quello di piazza San Babila (era il 18 novembre 2007) con cui l'allora Cavaliere annunciò la nascita del Popolo delle Libertà fingendo che tutto fosse casuale". Stavolta, però, spiega sempre il Fatto, "il "predellino" del Colle dovrebbe essere a Roma, vicino al Palazzo". Roba da far venire i sudori freddi al Pd (che ha posto a più riprese al centrodestra l'esclusione del nome di Silvio per far iniziare le trattative sul Colle) e a Marco Travaglio.

 

 

 



Ad Arcore, assicurano, "è stata creata una war room" per contattare parlamentari e aggiornare il pallottoliere. "Si articola su due livelli - spiega sempre il Fatto -: il primo è quello di coloro che tengono l'agenda e si occupano di andare alla caccia dei parlamentari e ne fanno parte Tajani, Licia Ronzulli, il capogruppo di Forza Italia alla Camera Paolo Barelli, Sestino Giacomoni e Andrea Orsini; il secondo invece sta più in alto ed è formato dalle tre eminenze grigie di Berlusconi: Gianni Letta, Fedele Confalonieri e Marcello Dell'Utri. Hanno il compito di agganciare i leader di partito e di capire le mosse degli avversari di Berlusconi al Colle, a partire dal premier Mario Draghi". 

 

 

 

 

" La priorità è trovare i voti in Parlamento. Poi, se nel vertice del 10 gennaio i suoi alleati Matteo Salvini e Giorgia Meloni decidessero di puntare su di lui, a ridosso della prima "chiama", ci sarà l'annuncio. Che potrebbe arrivare con un videomessaggio stile '94: un discorso breve, da 3-4 minuti, in cui il leader di Forza Italia si rivolgerebbe agli italiani" all'insegna della pacificazione e della concordia nazionale. E il fatto che il Cav sia stato di fatto l'unico dei leader a non commentare il discorso di fine anno di Sergio Mattarella, secondo i beninformati, indicherebbe proprio la convinzione di mantenere un profilo basso, perché le condizioni per il colpaccio ci sono tutte.

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