Mattarella e Draghi, "il patto segreto". Retroscena all'ombra del Quirinale: il nome del prossimo premier
Dietro le quinte, in Transatlantico alla Camera, si parla di un patto tra Sergio Mattarella e Mario Draghi: "Non bisogna guardare a chi farà il presidente della Repubblica, quello sarà Draghi. L'importante è capire chi sarà il suo successore a palazzo Chigi fino al 2023". L'accordo tra il presidente della Repubblica e il premier, riporta il Tempo in un retroscena, è individuare un candidato alla presidenza del Consiglio che tranquillizzi tutti sulla tenuta del governo fino alle elezioni del 2023. Un accordo che potrebbe anche vedere l'uscita dall'esecutivo di Matteo Salvini il quale non disdegnerebbe di passare all'opposizione dove potrebbe riguadagnare i voti che ha perso a vantaggio di Giorgia Meloni.
L'operazione potrebbe soddisfare anche Silvio Berlusconi che da sempre sostiene Mario Draghi, lui stesso lo ha voluto prima in Banca d'Italia, poi alla Bce e infine al governo. Solo per Draghi il Cavaliere potrebbe fare un passo indietro rispetto al suo sogno di andare al Quirinale. Di certo l'elezione di Draghi dovrebbe arrivare già alla prima votazione. Si dice che a Palazzo Chigi Draghi sia "granitico" sul patto per il Colle. Tanto che potrebbe dimettersi già nei primi giorni del 2022, subito dopo l'approvazione della legge di Bilancio.
Ma chi sarà il premier? Al momento certezze non ce ne sono. Marta Cartabia, ministro della Giustizia, è data come meno probabile. Avrebbe invece più chance il ministro dell'Economia Daniele Franco, neutrale rispetto ai partiti anche se proprio la sua formazione economica desterebbe non poche perplessità. Un altro nome che circola è quello di Dario Franceschini, ministro dei Beni culturali. Conosce bene i meccanismi della politica e l'arte della mediazione. Ma troverebbe il "no" deciso di Forza Italia che difficilmente resterebbe nella maggioranza con un esponente del Pd come premier.