Matteo Salvini, "intervenire subito": faccia a faccia con Draghi. Quirinale? No, prima le bollette
La conferenza stampa di fine anno di Mario Draghi è stata interpretata in molteplici modi, anche all’interno dello stesso centrodestra. Ad esempio Giorgia Meloni l’ha letta come una “conferenza di fine mandato”, mentre Matteo Salvini ha dichiarato che il premier dovrebbe restare al suo posto fino al termine della legislatura perché “se togli la casella più importante di questo governo, del domani non vi sarebbe certezza”.
Proprio il segretario della Lega stamattina è stato ricevuto a Palazzo Chigi, dove ha avuto un colloquio con Draghi: nessun accenno al Quirinale, si è parlato di temi di stretta urgenza, quale l’andamento della situazione epidemiologica, il Pnrr e il caro bollette.“Non abbiamo parlato né di Quirinale né di beghe politiche - ha assicurato Salvini uscendo da Palazzo Chigi - io fino a gennaio di Quirinale non parlo. Abbiamo deciso di intervenire a brevissimo per tagliare i rincari di luce e gas per famiglie e imprese”. Quello delle bollette è un tema che sta particolarmente a cuore alla Lega e al suo segretario, pronti ad orientare l’operato dell’esecutivo a stretto giro di posta.
Ovviamente c’è stata l’occasione anche per scambiarsi gli auguri in vista delle imminenti festività. Salvini ha regalato a Draghi dei formaggi della Valtellina: un piccolo dono di Natale, mentre quello grande il leghista spera di farlo agli italiani in materia di bollette: “La sintonia sull’urgenza di intervenire per abbattere il costo è totale”.