Pd, la "proposta indecente" al centrodestra: Maria Elisabetta Casellati al Quirinale. E in cambio...
La partita del Quirinale è ormai entrata nel vivo. Lo ha confermato pure il premier Mario Draghi nella conferenza stampa di fine anno. Il premier ha risposto alle domande dei giornalisti sul Colle in maniera piuttosto vaga, anche se secondo l'interpretazione di alcuni, le sue parole sarebbero suonate come una candidatura vera e propria. Intanto le forze politiche si incontrano per trovare un nome che possa andare bene a tutti, raggiungendo il più ampio consenso possibile.
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Il problema, però, è che questo nome non è ancora venuto fuori. In ogni caso non c'è più tempo da perdere: il 4 gennaio il presidente della Camera, Roberto Fico, metterà in moto la macchina per le elezioni, mandando la lettera alle Regioni per la scelta dei delegati e indicando la data della prima votazione del Parlamento in seduta comune. L'ipotesi è che dal 18 o 19 gennaio e fino al 24, ogni giorno è buono per iniziare i lavori. Mentre non sembra esserci nessun accordo tra Pd e centrodestra sul nome di Silvio Berlusconi, un'altra figura potrebbe portare un po' di pace: la presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati.
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Perché mai i dem dovrebbero accettare il suo nome? Questa scelta, spiega il Giornale, consentirebbe al Pd di "ereditare per il tempo che resta lo scranno del Senato per Luigi Zanda". In questo modo, prenderebbe il posto di Sergio Mattarella una persona affidabile per Salvini, ma anche una gradita concessione per i dem.
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