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Mario Draghi, la rivolta dei partiti: "Non ci considera, perché dovremmo eleggerlo?". Ora il premier rischia

Mario Draghi

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A Palazzo Chigi c'è una forte irritazione tra i capigruppo di maggioranza. Sono molto infastiditi per l'atteggiamento del governo Draghi sulla manovra visto che ha del tutto ignorato gli oltre 700 emendamenti presentati dai partiti. "Perché dovremmo mandare al Quirinale uno che ha questa considerazione del Parlamento?", si sfoga con La Stampa un deputato di maggioranza.

 

 

Secondo il retroscena del quotidiano diretto da Massimo Giannini in Parlamento c'è molto malumore. E non solo. Anche il Colle sarebbe seccato per l'attendismo di Mario Draghi rispetto al suo futuro e per il mancato coordinamento tra la presidenza del Consiglio e il Quirinale in questo momento difficile. Sergio Mattarella continua a ripetere che non vuole un secondo mandato ma qualcuno a sinistra, in particolare il Pd, continua a insistere. Il presidente ha già formalmente salutato il Papa e in ogni caso il suo nome non sarebbe votato dal centrodestra.

 

 

Con l'opzione Draghi al Quirinale i parlamentari vogliono essere rassicurati sul loro futuro. Quindi sono cominciate a circolare alcune ipotesi. Una di queste vuole Giancarlo Giorgetti promosso al ministero dell'Economia, lasciato da Daniele Franco che diventerebbe premier al posto di Draghi. Ma tra il Movimento 5 stelle si fa notare come l'asse Franco-Draghi nel caso, non sarebbe più solido come adesso e di conseguenza potrebbero essere soddisfatte le ambizioni di Giorgetti, come del resto i leghisti fedeli a Matteo Salvini dicono da tempo.  

 

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