Mario Draghi, "avete notato che martedì in aula...": il gesto che lo "smaschera" sul Colle, come si è tradito
Apparentemente Mario Draghi è alle prese con due grane non di poco conto. La prima riguarda l’Europa e le polemiche nate con la Commissione per il mancato preavviso sulle limitazioni imposte ai viaggiatori; la seconda è interna e porta il nome di Giorgia Meloni, con Fratelli d’Italia che chiede chiarezza sul Green Pass e sulle frontiere. Secondo Marcello Sorgi, il premier però è apparso per nulla turbato ieri in Parlamento: “La sua serenità è fondata su due ragioni”.
La prima, secondo l’editorialista della Stampa, è la “convinzione che presto di fronte alla rapida diffusione della variante Omicron altri Paesi partner in fatto di controlli dovranno fare come noi”. La seconda invece è la “certezza che già oggi, atterrando a Bruxelles per il Consiglio europeo, avrà modo di chiarire anche con la Commissione la querelle sul mancato preavviso”. Inoltre Sorgi ha notato che per il momento Draghi non lascia trapelare assolutamente nulla che potrebbe far pensare a una sua candidatura per il Quirinale. I retroscena e le voci di corridoio si sprecano, ma il premier sembra totalmente assorbito dal suo compito a Palazzo Chigi.
E infatti in Parlamento non è arrivato alcun segnale “quirinalizio”, anzi Draghi ha dedicato molto tempo al Covid, ma ha anche parlato di bollette, immigrazione, difesa europea. “Draghi non sembrava in nessun modo distratto dalla prossima scadenza del Quirinale - ha scritto Sorgi - semmai concentrato sui problemi quotidiani del suo lavoro da premier e su molti impegni interni e internazionali che lo attendono, tra la fine dell’anno e l’inizio di quello nuovo”.