Le grandi manovre attorno al Quirinale sono cominciate da tempo. Adesso però si muovono i big. Dopo Matteo Salvini è la volta di Giancarlo Giorgetti. Il numero due della Lega ha iniziato a parlare dopo l'incontro tra Giuseppe Conte e Mario Draghi. Conte sullo stato di emergenza ha detto che, "ci sembra necessario pervenire alla proroga dello stato di emergenza". Qualcuno le ha lette come un invito a Draghi a rimanere a Palazzo Chigi. Giancarlo Giorgetti, vicesegretario del Carroccio e ministro dello Sviluppo Economico, ha preso spunto da questa situazione per delineare un particolare scenario politico.
Super green pass, i dubbi di Salvini e Giorgetti: nel mirino i talebani del governo
Da quando gli azzurri di Mancini hanno iniziato a somigliare a quelli di Ventura, che vennero eliminati dal Mondiale pri..."Lo sa anche Berlusconi: non bastano i voti del centrodestra per eleggerlo al Colle. Serviranno dei voti del Pd o del M5S ed è anche possibile. La volata non è ancora entrata nel vivo", ha spiegato. "Con il voto segreto niente è impossibile, soprattutto in una situazione balcanizzata come quella attuale, è il ragionamento di Giorgetti", rivela il Giornale. Esclude Giorgetti un ritiro di Draghi dalla politica. "Faccio fatica a immaginare Draghi che a inizio febbraio non sia né a Palazzo Chigi né al Quirinale. Quello sarebbe un problema. Questa equazione si risolve quando Draghi dirà qualcosa. Credo sia difficile non stia da nessuna parte", precisa.
Mario Draghi, la telefonata a Giancarlo Giorgetti: "contatto" sul Quirinale. Ma il premier "non ci dorme la notte"...
Mario Draghi ha tutta l’intenzione di candidarsi per il Quirinale, ma ha paura dei franchi tiratori. È per ...Conte, dopo le parole di Giorgetti, ha parlato anche di Quirinale. "Salvini non mi ha ancora chiamato, ma io stesso ho auspicato un confronto con i leader, adesso approviamo la legge di bilancio, un attimo dopo sarà importante il confronto sul Quirinale". L'ex premier vorrebbe una maggioranza larga "e una votazione indolore, per limitare i danni che potrebbero derivare dai gruppi pentastellati che ormai si muovono in ordine sparso. L'auspicio è quello di un ampio consenso per una personalità che possa rappresentare l'unità nazionale", rilancia il leader dell'M5s.