Silvio Berlusconi al Quirinale, "manca una manciata di voti". Voci (clamorose) da palazzo
E' il suo sogno e per realizzarlo Silvio Berlusconi si sta dando un gran da fare. Tanto che a oggi gli mancherebbero solo 14 voti (erano 50 solo poche settimane fa). Certo, sono tutti numeri virtuali che non tengono conto dei franchi tiratori, riporta il Giorno in un retroscena. Una determinazione, quella del Cavaliere che spezza il sogno di Enrico Letta di un presidente eletto da tutti nelle prime tre votazioni. Del resto il leader di Forza Italia, forse, potrebbe fare un passo indietro solo per Mario Draghi.
Tant'è. Al momento gli altri candidati - Marta Cartabia o Pier Ferdinando Casini - entreranno in gioco solo alla quarta votazione. Sarà quello il momento della verità per il Cav. Matteo Salvini, ospite di Giorgia Meloni ad Atreju, ha confermato che è lui "il nostro vero candidato" ma nel centrodestra non tutti la pensano così. Per esempio, Giovanni Toti è furibondo per i parlamentari che Forza Italia gli ha scippato. E questo significa che in realtà Berlusconi potrebbe ritrovarsi addirittura con un centinaio di voti in meno. Molti poi preferirebbero convergere su Casini.
Ma se il centrodestra resterà compatto allora ha qualche chance di rovesciare la partita. Se Berlusconi non riuscisse a realizzare il suo sogno sarà comunque l'ago della bilancia e si voterà solo un candidato a lui gradito. È questo l'incubo del centrosinistra e del M5s. Che non hanno ancora un candidato comune: Cartabia e Amato infatti non piacciono ai 5 stelle.
In conclusione, Silvio Berlusconi presidente della Repubblica è una eventualità ce è ben presente ai leader del Pd e ai dirigenti pentastellati. Solo il nome di Mario Draghi potrebbe mettere d'accordo tutti.