Mario Draghi, "i mercati hanno già scelto". L'indiscrezione dalle Sacre stanze: Italia nel caos, scenario inquietante
La partita per il Quirinale mette a rischio la "stabilità politica dell'Italia". Secondo il Financial Times "la prospettiva che Mario Draghi si dimetta da primo ministro per assumere la presidenza minaccia di far piombare l'Italia nell'instabilità politica proprio mentre il governo intraprende ambiziose riforme strutturali e un piano di ripresa sostenuto da quasi 200 miliardi di euro di fondi Ue". E vede anche male il Ft l'ovazione per Sergio Mattarella alla prima della Scala a Milano e la richiesta di un suo bis al Colle: e' un "segnale di preoccupazione dell'establishment italiano", scrive il quotidiano della City, evidenziando come funzionari e analisti ritengano che senza Draghi "è improbabile che il governo sopravviva nella sua forma attuale".
Il Financial times analizza poi punto per punto quanto ha fatto Draghi nei suoi dieci mesi da presidente del Consiglio, in particolare per concretizzare il Pnrr, notando tuttavia come "molto" resti ancora da fare. In particolare, il varo delle "misure strutturali più controverse, comprese le tanto attese riforme fiscali, del mercato del lavoro e delle pensioni", tutte azioni che rischiano di creare tensione nei partiti, portandoli allo scontro. Secondo un ministro, che ha parlato in condizione di anonimato, "Draghi è l'unico che può tenere a freno questa situazione". Davanti alla prospettiva di elezioni politiche anticipate, il quotidiano britannico riporta alcuni dati di YouTrend, evidenziando che "entrambe le potenziali coalizioni" di centrodestra e centrosinistra "hanno la possibilità di superare la soglia del 40% richiesta per formare un governo".
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Ma, fa notare il Ft, sul fronte del Quirinale, "a parte Draghi, ci sono pochi potenziali candidati in grado di ottenere il necessario sostegno di due terzi in Parlamento". E alcune fonti del quotidiano finanziario britannico osservano che a un certo punto l'Italia dovrà comunque fare a meno di Draghi alla guida del governo. "Alla fine i partiti dovranno assumere la gestione del piano Next Generation EU, che hanno votato in parlamento", ha detto un funzionario, evidenziando che "anche se Draghi resta presidente del Consiglio, è solo per un altro anno, non per sempre".