Federico Rampini, "e se il killer fosse stato un bianco?". Schiaffoni alla sinistra, e Salvini e Meloni...
Matteo Salvini e Giorgia Meloni si schierano a favore di Federico Rampini, corrispondente del Corriere della Sera da New York per le sue critiche al modo in cui i media americani hanno raccontato l'omicidio dello studente italiano, Davide Giri, di 30 anni, che stava facendo un dottorato nella Grande Mela. La leader di Fratelli d'Italia ha ritwittato il cinguettio del giornalista molto esplicito "Italian Lives Matter". Mentre il leader della Lega ha rilanciato le parole di Rampini: "Nessun interesse per la storia del killer afroamericano: se l’autore dell’omicidio fosse stato un bianco e la vittima un nero, tutto sarebbe stato diverso. I rischi del «nuovo giornalismo» militante".
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Non solo. Salvini ha anche rilanciato sui social l'articolo di Rampini apparso sul Corriere di oggi 8 dicembre e ha commentato: "Se lo scrive perfino il Corriere… Voi che ne pensate? Una preghiera per Davide". Nel suo pezzo - titolato "Se la stampa Usa minimizza l'uccisione del ricercatore italiano - il corrispondente scriveva che la notizia di Giri non è "visibile sul New York Times. Giornale di riferimento per la città e per la nazione. Eppure distratto e reticente su una tragedia avvenuta nel cuore di Manhattan. Nome, cognome, età dell’assassino sono le scarne notizie fornite ai lettori. L’articolo di cronaca è stato confinato nelle pagine locali, con scarsa visibilità. Sul sito del giornale, alla prima versione non è seguito alcun aggiornamento".
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Quindi osserva Rampini, "l’interesse del quotidiano, e il vigore investigativo messo in campo, sarebbero stati diversi se le parti fossero state rovesciate. Se cioè la vittima fosse stata afroamericana e l’omicida un bianco; a maggior ragione se quel bianco fosse stato un membro di qualche organizzazione che predica e pratica la violenza, per esempio una milizia di destra. La tragedia sarebbe finita in prima pagina, un team di reporter sarebbe stato mobilitato per indagare l’ambiente dell’omicida, la sua storia e le sue motivazioni". Il ragionamento non fa una piega. E Salvini non può che applaudire.
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E il suo tweet ha scatenato anche il popolo social: "Ha ragione, voglio vedere quanti giocatori si inginocchieranno per lui", scrive uno. "Che l'ipocrisia si inginocchi", commenta un altro. E ancora, si legge: "Purtroppo per questi falsi moralisti pseudo-buonisti la suddttanza è troppa, vogliono colmare le loro paure con la comprensione, vogliono mettersi la coscienza apposto puntando il dito al contrario. Comunque povero ragazzo, poveri i familiari".