Marta Cartabia premier? "Affinità molto solida con Mario Draghi": perché l'ipotesi è sempre più concreta
È stato definito “inspiegabile” il ritardo nella presentazione degli emendamenti da parte del ministero della Giustizia al disegno di legge di riforma dell’ordinamento giudiziario. In realtà c’è un motivo ben preciso, almeno stando a quanto scrive Domani: la ministra Marta Cartabia starebbe prendendo tempo per verificare quanto è concreta la possibilità di una staffetta con Mario Draghi.
Il suo nome è stato fatto anche per il Quirinale, ma l’attuale presidente del Consiglio è in netto vantaggio in questo senso: resta da capire soltanto se tutti i leader di partito riusciranno a convergere su di lui già al primo scrutinio o se nell’ombra del voto segreto ci saranno abbastanza franchi tiratori da causare un incidente che indebolirebbe molto la figura di Draghi. Nel caso in cui quest’ultimo dovesse davvero essere eletto in qualità di successore di Sergio Mattarella, il governo dovrebbe comunque arrivare a naturale scadenza della legislatura.
A quel punto a guidarlo potrebbe essere proprio Marta Cartabia, la cui affinità con Draghi è descritta come ancora “molto solida”. Secondo Domani l’ipotesi di una staffetta Draghi-Cartabia ha incontrato il favore di diversi esponenti della maggioranza, ma intanto c’è da risolvere la grana-giustizia. Anche se non è propriamente tale, perché è sì vero che si sta ritardando la presentazione degli emendamenti, ma allo stesso tempo le due misure chiave richieste dall’Europa per accedere ai fondi sono state già approvate. Invece il terzo ddl non è determinante: la ministra può quindi diluirlo nel tempo e aspettare l’evoluzione della situazione politica.