Virginia Raggi, "con chi la hanno beccata al bar": paparazzata decisiva, perché Giuseppe Conte può saltare
"Una conversazione molto intensa". I paparazzi beccano Virginia Raggi al tavolino esterno del bar della Galleria Alberto Sordi, in pieno centro a Roma. E fin qui, nulla di strano. Ma Dagospia aggiunge un dettaglio molto importante: il compagno di tavolino (e di partito) è Stefano Buffagni, il big lombardo del Movimento 5 Stelle, storicamente vicino a Luigi Di Maio. E soprattutto per nulla vicino a Giuseppe Conte.
Sono le ore, caldissime, della "rivoluzione" grillina, anche se qualcuno parla di restaurazione: gli attivisti hanno votato il via libera al finanziamento del partito tramite 2 x mille. Un trionfo della realpolitik contiana che molti elettori pentastellati potrebbero interpretare però come un voltafaccia, un tradimento delle bandiere del passato e di quelle politiche anti-casta che hanno portato il Movimento a sfondare il 30% nel 2018.
Un'era politica fa. Ora la Raggi è stata chiamata da Conte a collaborare alla gestione del Movimento per incarnarne l'ala più dura, e non a caso l'ex grillino Alessandro Di Battista la corteggia da tempo per portarla a bordo della sua nuova avventura politica. Lei e "l'ex sottosegretario hanno parlato per quasi un'ora - spiega Dago -: la loro è stata una conversazione molto intensa, forse studiavano la strategia anti-Conte per riprendersi il Movimento 5 Stelle? Chissà...".
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Di sicuro, conclude Dagospia, "Buffagni ha fatto il gentiluomo e ha pagato il conto, direttamente alla cassa". In fondo, per come hanno trattato (anzi, "scaricato") la sindaca nel Movimento negli ultimi mesi, era il minimo.