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Il Fatto Quotidiano contro Silvio Berlusconi: "Per cosa mi ha offerto soldi", il grillino anonimo e l'inchiesta-vergogna

 Marco Travaglio

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Il Fatto quotidiano esce con una inchiesta su Silvio Berlusconi che si è candidato per il Quirinale. "Ex 5S rivela: 'Per votare B. mi offrono posti e soldi" titola il giornale diretto da Marco Travaglio. E ancora: "La trattativa tra berluscones e peones. Caccia ai voti per il Colle in cambio di candidature o sedie in Cda. Come ai tempi di De Gregorio, si è riaperto il suq, coi saldi". Nell'articolo quindi tutto il fango contro il nemico numero uno di Travaglio. "Conquistare il Colle, proprio come aveva promesso un tempo a mamma Rosa, sembra un obiettivo alla portata. Costi quel che costi - va senza dire - pure al rischio di spingere i suoi a farsi avanti per avvicinare le truppe che servono a regalargli ad eterna gloria, la più alta carica, quella di presidente della Repubblica", si legge. "Come sarebbe successo all'ex grillino che ci ha fatto un bel resoconto: è stato avvicinato con passo felpato perché manca ancora più di un mese, ma il messaggio è arrivato forte è chiaro: 'Chiedi quello che vuoi, sono a disposizione. Basta una tua parola' si è sentito dire da un collega di Forza Italia che, par di capire, ha recapitato lo stesso messaggio anche ad altri".

 

 

Questo ex M5s ha detto ancora al Fatto: "Pescano tra i peones, i transfughi, i possibili convertiti". Quindi: "Per carità i modi sono stati garbati, nessun prendere o lasciare e toni sapientemente conditi dall'arte di fare ammuina: "Ha promesso senza promettere per conto di Berlusconi lasciando però intendere che la generosità sarebbe degna dei re Magi", "tanto per non girarci attorno, mi ha parlato di soldi, di una mia candidatura più o meno blindata. O di un posticino in una società anche all'estero". 

E ancora: "Centomila euro sono sei mesi di stipendio per un parlamentare. E io dovrei prostituirmi per così poco sapendo cosa vale il Quirinale per lui? Sette anni da capo dello Stato e pure del Consiglio superiore della magistratura. Amico bello: manco una Olgettina ti è costata così poco. Berlusconi, se vuoi caccia la grana".

 

 

Quantomeno il Fatto ha sentito Licia Ronzulli, vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato. Che ha replicato alle accuse: "A me il Presidente Berlusconi non ha mai dato indicazioni di questo genere. E mi sento di escludere che lo abbia fatto anche col resto dei vertici del partito, a partire da Antonio Tajani e dai due capigruppo. Anche perché si tratterebbe di corruzione Se poi, qualche nostro parlamentare abbia deciso di sua sponte di fare una cosa del genere, se ne dovrà assumere la responsabilità".  

 

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