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Sondaggio Pagnoncelli, di quanto sale FdI in mese. Male la Lega, Pd primo partito e stabile: tutte le cifre

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Crescono Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi, cala Matteo Salvini, tiene Enrico Letta. Il sondaggio di Nando Pagnoncelli per il Corriere della Sera fotografa una situazione politica abbastanza fluida, in cui sembrano però assestarsi rapporti di forza forse decisivi alla vigilia della "partita del Quirinale", con l'elezione del presidente della Repubblica il prossimo gennaio. E soprattutto, in grado di cambiare anche il quadro delle eventuali alleanze politiche subito dopo, a maggior ragione nel caso di ritorno anticipato alle urne, anche se l'ipotesi al momento sembra appartenere al periodo ipotetico dell'irrealtà. 

 

 

 

 

 

 

La classifica dei partiti, stando ai dati di Ipsos, vede il Pd in testa con il 20,8%, stabile rispetto al rilevamento di ottobre, davanti a Fratelli d'Italia che sale di un punto secco rispetto al 18,8% del mese scorso, attestandosi al 19,8 per cento. Alle spalle dei due battistrada, perdono colpi sia la Lega sia il Movimento 5 Stelle. Il Carroccio di Salvini scende al 19,1%, perdendo lo 0,9 in poche settimane. Dati che confermano, e che anzi forse hanno direttamente provocato lo sfogo dell'ex ministro degli Interni, intervenuto agli Stati generali dei consulenti del lavoro a Roma: secondo il Capitano partecipare al governo è stato "un sacrificio fatto perché siamo in emergenza nazionale e che la Lega sta pagando in termini di consenso", aggiungendo che "la Lega viene dopo il Paese".

 

 

 

 

 

 

Male anche i 5 Stelle di Giuseppe Conte: a dispetto del rimbalzo positivo registrato subito dopo "l'Aventino" dell'ex premier, che aveva annunciato l'addio ai talk tv dopo il mancato coinvolgimento nelle nomine Rai (addio prontamente rientrato), il Movimento scende ancora al 15,5%, in calo di un punto tondo. Prosegue la sua risalita virtuosa al contrario Forza Italia, sempre più centrale in qualsiasi scenario: elezione del presidente della Repubblica (con Berlusconi che ci spera), coalizione di centrodestra, nuovo soggetto "centrista".

 

 

 

 

 

Gli azzurri sono dati ora all'8,5%, con mezzo punto guadagnato in un mese e la soglia psicologica del dieci per cento sempre più vicina. Il primo partito d'Italia, però, e in aumento, resta sempre quello di astensionisti e indecisi, secondo Pagnoncelli addirittura al 41,5%. Quasi un italiano su due non sa se scegliere tra centrodestra (al 47,4% teorico) e centrosinistra (32,1%) e nel dubbio potrebbe restare a casa.

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