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Mario Draghi, il sondaggio che fa temere il peggio: "Il 49% è furioso", qui trema il governo

Mario Draghi

Francesco Specchia
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Guardatevi, biblicamente, dall'ira del giusto. C'è una sorta di contrappasso, una voluta del karma, nel nuovo fenomeno che oggi registra un sondaggio Swg denunciato da Roberto Arditti: i vaccinati d'Italia, estenuati, sono incazzatissimi. E stanno sempre più nutrendosi d'ira nei confronti delle provocazioni dei No Vax. Alla domanda «quale è il suo sentimento nei confronti delle persone che si sono/non si sono vaccinate?», il 49% dei vaccinati afferma di provare "rabbia" verso i non vaccinati, «cioè quasi il quintuplo di quanti hanno lo stesso sentimento in campo avverso (11%)» recita l'articolatissimo papello Swg.

 

 

L'INTOLLERANZA
Che continua: «Il 12% prova compassione per i No Vax (all'inverso è l'8%) mentre il 72% dei non vaccinati si dice di fatto indifferente nel merito di chi invece ha scelto di farsi la puntura contro il coronavirus (solo il 33% dei Sì Vax si dice invece indifferente). Davanti ad un ulteriore irrigidimento delle circostanze con il nuovo "super Green Pass", la situazione potrebbe prendere una china preoccupante che occorre "disinnescare" quanto prima evitando uno scontro sociale», aggiunge Roberto Arditti. Arditti, da cronista politico, si abbandona ad un sottotesto: sarebbero i "Sì Vax arrabbiati" ad aver influenzato, attraverso l'ambiguità dei partiti, l'esito delle elezioni dei sindaci di ottobre. E probabilmente è vero. Ma anche il profilo psicologico è chiaro. Siamo passati dalle dispute in famiglia e dalle chiacchiere da bar nell'atmosfera sostanzialmente serena di settembre -via via, con potente gradualità- al distacco, e all'urticanza, e al compatimento, infine alla rabbia inesorabile ai limiti dello scontro fisico. Un sentiment, quello del popolo dei vaccinati, che declina sempre più contro l'intolleranza conclamata dei No Green pass. I quali, da diciannove settimane di seguito violano le leggi, irrigidiscono i rapporti con i commercianti, le imprese, gli ospedali: intere città vengono minacciate da una loro tenace avversione verso il reale, spesso cavalcata dai violenti e molto spesso idiota.

 

 

Ecco. In otto/nove mesi è divampata la suscettibilità dell'80% degli italiani che si sono messi -non senza dubbi- doverosamente in fila verso quelle 93 milioni di dosi di vaccino già inoculate che il resto d'Europa -ridotta a un campo d'Agramante- ci invidia. I vaccinati, insomma, ne hanno abbastanza di insulti alla logica. L'aria di guerra sfrigola oramai dopo mesi di dibattiti in tv e di legittimazione delle fake news e -appunto- degli idioti conclamati del negazionismo, dei Covid party e dei vaccini a base di microchip sottopelle. Inoltre c'è l'insicurezza, la preoccupazione per il futuro, la confusione indotta dai talk, grappoli di timori che non sono mai stati davvero disattesi. Una girandola di elementi che hanno inciso sull'ottimismo da economia in grande spolvero ora frenata dal calo delle materie prime e dall'incremento mostruoso del caro bollette. Il problema rimane davvero questa contrapposizione sempre più marcata tra due fazioni Sì Vax/No Vax che non avrebbero ragione di esistere.

 

 

LA MARCIA DEI 40MILA
Una contrapposizione sempre più ideologica. Molti vaccinati evocano una prossima "Marcia dei quarantamila" del 1980; laddove la massa educata del ceto medio non potendone più, irruppe con potenza silenziosa nella piazza torinese contro le prepotenze dei sindacati. Qui gl'inc***zati non sono 40mila, ma 43 milioni. Che gli animi si plachino. Ma l'ira del giusto, per tradizione, rimane la più funesta...

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