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Mario Draghi sbotta contro Luciana Lamorgese: "Questo non posso sentirlo": il retroscena dal Cdm

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Mario Draghi come mai si era visto prima. Il premier, durante il Consiglio dei ministri decisivo per il via libera al Super Green pass, si è sbottonato perdendo in fretta la pazienza. Davanti a lui Luciana Lamorgese. Stando a un retroscena riportato da Repubblica i due sarebbero stati protagonisti di un insolito botta e risposta. Insolito perché solitamente i ministri sono abituati a interfacciarsi con un presidente del Consiglio pacato. Ma difficile essere tranquilli quando i contagi da coronavirus crescono giorno dopo giorno. 

 

 

"Io non riesco a dimenticare 134 mila morti - ha tuonato Draghi durante la cabina di regia -. Davanti a questi numeri e allo spaventoso disagio economico che non consente altre chiusure, è meglio eccedere in prudenza". Da qui la decisione dell'ex numero uno della Banca centrale europea di affidare al Viminale un piano di controlli. "Ma noi - ha lamentato il ministro dell'Interno - non siamo in grado di garantirlo al meglio, siamo in carenza di uomini e risorse". "Non posso sentire un argomento del genere - è il senso della replica riferita al quotidiano da diversi presenti - perché è fondamentale aumentare i controlli. E spetta all'Interno garantirlo".

 

 

Insomma, Draghi in fatto di Covid è intransigente e lo ha dimostrato insistendo sul nuovo certificato verde. Quest'ultimo lascia zero margini ai non vaccinati. Dal 6 dicembre al 15 gennaio chi non ha ricevuto le dosi (eccetto coloro che sono appena guariti dal virus) non potrà accedere ai cinema, ai ristoranti, agli stadi e così via. Anche in zona bianca. Dovranno invece presentare il Green pass al quale siamo già abituati tutti quelli che intendono prendere mezzi pubblici, sia locali che regionali. Una stretta necessaria per Draghi, che non intende replicare delle festività natalizie come quelle dello scorso anno. 

 

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