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Violenza sulle donne? La Camera è deserta: la foto che imbarazza i nostri deputati

 Elena Bonetti nell'aula vuota

La ministra delle Pari Opportunità Bonetti parla di femminicidi in un Parlamento con otto persone presenti. E questo nonostante tutti i partiti si riempiano la bocca sul tema...

Francesco Specchia
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«Mi sembra di capire grande interesse per la discussione sulla mozione contro la violenza sulle #donne. Il vestito rosso della #Bonetti troneggia nel vuoto assoluto della #Camera. Bah...»

Bah. Ha ragione una sconsolata Myrta Merlino nel commentare su Twitter tutta la mestizia dell’aula sorda e grigia di Montecitorio, senza nemmeno lo straccio di un bivacco di manipoli pronti ad accogliere le grida d’aiuto dell’altra metà del cielo. Quel suo «Bah» è un’accusa precisa verso l’ipocrisia della nostra politica. Perché, mentre la ministra per le Pari Opportunità Elena Bonetti si produceva, accalorata, nella mozione contro la violenza sulle donne, be’, i presenti erano in otto. Otto su seicentotrenta. Non so quanti fossero alla buvette, quanti in bagno e quanti avessero sbagliato giorno; ma non è affatto una buona media. E non è esattamente indice di sensibilità verso un tema ufficialmente cavalcato da tutti, ma che, alla prova dei fatti, viene derubricato a sinecura parlamentare. 

Eppure, l’altro giorno solo il programma tv Ore 14 di Raidue ha trattato doviziosamente il dramma delle 103 donne ammazzate in Italia nel 2021: il 40% di tutti gli omicidi commessi nel Paese. Ma il conduttore Milo Infante -così come la stessa Merlino a L’aria che tira o Tiziana Panella a Tagadà- ha fatto della difesa delle donne una sorta di ossessione. Dalla società civile perfino Carlo Cottarelli, abbandonati i suoi  istogrammi sulla spesa pubblica ha alzato la voce contro al sottovalutazione del problema. Problema che gli italiani hanno a cuore, dato che il 60% di loro ritiene il contrasto alla violenza sulle donne «una priorità politica» (AstraRicerche).  Invece dai politici, nulla. Neanche a fingere di presenziare. Di destra, centro e sinistra che fossero, i nostri deputati hanno ieri snobbato in blocco le richieste d’aiuto delle «donne che devono essere libere di denunciare la molestia»; delle azioni preventive da mettere in campo per evitare che gli appelli d’aiuto cadano nel vuoto ( una può essere, secondo la ministra, il Reddito di libertà  l’altra il Microcredito di libertà); del problema delle ripetute violenze domestice emerse in modo abnorme durante il limbo della pandemia. L’aula vuota, proprio ora, è surreale.

Abbiamo avuto, per mesi gli scranni parlamentari intasati su Green Pass, reddito di cittadinanza e quota 100, superbonus e perfino sulle capienze nei luoghi aperti al pubblico (giusto per far andare sotto il governo). Ma ieri, in una scena di suprema ingenerosità, abbiamo visto una sola donna che nel rimbombo della sua voce, difendeva tutte le altre. Bah.

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