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Silvio Berlusconi al Colle? "Servizi segreti e 'ndrangheta", l'ultima vergogna di Ranucci: a Report, questa roba

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La corsa al Quirinale di Silvio Berlusconi avrebbe già smosso la cosiddetta macchina del fango. A metterla in moto Report, la trasmissione di Sigfrido Ranucci su Rai 3, col servizio sui rapporti ’ndrangheta-politica mandato in onda un paio di giorni fa. "Il più classico dei servizi confezionati - scrive il Giornale - con un sapiente copia e incolla di alcune dichiarazioni di pentiti, la stragrande maggioranza senza alcuna aderenza, né verifica in sede processuale né da alcuna sentenza, le musichette scuola Michele Santoro, mezze frasi apparentemente rubate".

 

 

 

L'ipotesi di base è che le aziende del Cavaliere, Fininvest e Milano 2, sarebbero state finanziate non solo da Cosa nostra ma addirittura con i soldi della ’ndrangheta. Il Giornale, però, fa notare che "non si può scegliere à la carte ciò che serve a una narrazione preconfezionata e scartare il resto". Giovanni Falcone, per esempio, diceva che "la dichiarazione del 'pentito' è solo uno dei tanti mezzi a disposizione del magistrato, le ammissioni e le chiamate in correità debbono costituire conferma di risultati probatori già acquisiti". Il quotidiano diretto da Augusto Minzolini, poi, ha sottolineato: "Se ci si deve basare sulle sentenze, non si può sostenere che la mafia nel 1991-1992 sapesse che Berlusconi sarebbe sceso in campo senza cadere nel ridicolo".

 

 

 

Il Giornale, poi, ha provato a fare chiarezza anche su altri aspetti tirati in ballo: "Si invocano logge massoniche segrete senza parlare dei magistrati che - a dire degli stessi pentiti usati come figurine - ne farebbero parte. Si scomodano i servizi segreti senza ricordare che Giovanni Zumbo, l’ex 007 che spifferava i segreti delle inchieste ai boss, faceva la spola con la Procura e fu chiamato a lavorare con un politico da 'un uomo in toga'".

 

 

 

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