Il vantaggio c’è ancora. Anzi, rispetto all’ultima rilevazione - del 12 novembre - c’è stato un mini allungo: di 0,4 punti. Un esito figlio del piccolo guadagno del centrodestra, passato dal 46,9 al 47%, e del calo del centrosinistra, sceso dal 40,7 al 40,4%. Ma quello che turba i leader della coalizione composta da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, alla vigilia del duello parlamentare per la scelta del successore di Sergio Mattarella, è quello che nel gergo dei sondaggi - a maggior ragione in quelli politico - elettorali - si chiama «trend». Ovvero la tendenza. E questa, al di là del piccolo rimbalzo resgistrato negli ultimi giorni, non è positiva per il centrodestra. Perché da quando è entrato in carica il governo presieduto da Mario Draghi - era il febbraio di quest’anno - l’alleanza nel suo complesso ha perso via via consensi. I numeri non mentono. Scorrendo il grafico elaborato da Dire e Tecnè all’indomani del varo dell’esecutivo guidato dall’ex presidente della Bce, si scopre che il 13 febbraio il centrodestra sul mercato elettorale valeva il 53,1%.
TgLa7, il sondaggio di Enrico Mentana: FdI risale, a un passo dal Pd. E cresce anche Renzi: il fango giudiziario non paga
Come ogni lunedì, ecco servito a ora di cena il sondaggio di Enrico Mentana, la rivelazione curata da Swg e propo...Da allora è iniziata una lenta, ma costante discesa, fino al piccolo rimbalzo di qualche giorno fa. In oltre otto mesi di esecutivo draghiano, Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno lasciato sul terreno, complessivamente, oltre sei punti percentuali.Questo a prescindere dalle performance dei singoli partiti, visto che quando si tratterà di presentarsi davanti agli elettori per le Politiche, sarà l’intera coalizione a essere valutata. Viceversa a sinistra, dove la fine del governo Conte bis era stata vissuta con preoccupazione, dopo un inizio stentato l’avventura nel governo Draghi ha portato solo benefici. E a testimoniarlo non sono solo i risultati del voto nelle grandi città, che in autunno hanno premiato il Pd e i suoi alleati a Torino, Milano, Bologna, Roma e Napoli. L’andamento delle rilevazioni settimanali di Dire e Tecnè certifica che i giallorossi sono cresciuti di 6,4 punti rispetto all’inizio dell’avventura governativa. Insomma, il governo Draghi fa bene al centrosinistra e male al centrodestra.
Matteo Renzi linciato per due settimane dai giudici? Ecco il risultato: sondaggio clamoroso su IV, Travaglio "sviene"
Piaccia o meno il personaggio, è innegabile che Matteo Renzi sia sotto assedio da diverse settimane. In...Almeno finora. Si evince qualcosa anche dal borsino dei singoli partiti. In testa, adesso, c’è il Pd, che raccoglie il 20,3% dei consensi. Sono lontani i tempi in cui era la Lega a occupare il primo posto: adesso il Carroccio è scivolato addirittura al terzo, con il 18,4% delle intenzioni di voto, superato anche da Fratelli d’Italia, che occupa il secondo posto con il 19,9%. Proprio la formazione di Matteo Salvini è quella che sta pagando di più, in termini di bottino elettorale, dalla partecipazione a un esecutivo di larga coalizione con Pd, M5S e LeU. A proposito di grillini, il movimento guidato da Giuseppe Conte occupa il quarto posto, con il 16,1% dei voti. Mentre Forza Italia il quinto, con il 7,6%. A seguire si collocano Azione di Carlo Calenda (3,8%), Italia Viva di Matteo Renzi (2,3%) e Sinistra italiana-Articolo 1, la formazione del ministro della Salute, Roberto Speranza (2%). Il sondaggio testa anche, ogni settimana, la fiducia che gli italiani nutrono nei confronti del presidente del Consiglio. Draghi, che all’atto dell’ingresso a Palazzo Chigi era apprezzato dal 61% degli intervistati, oggi gode del gradimento del 64,6% degli elettori. Tuttavia nel mese di novembre, dopo il 66,2% toccato a fine ottobre, si è registrato un lieve calo che continua ancora adesso.