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Matteo Salvini, il retroscena: "Berlusconi al Quirinale, basta chiamare i miei ministri"

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Matteo Salvini punta su Berlusconi per il Quirinale. "Possibile che Silvio non si fidi a questo punto?", si è chiesto il leader leghista. L'indiscrezione che circola è che i Cavaliere abbia contattato deputati e senatori della Lega per cercare i voti che lo portino al Quirinale. Il leader della Lega però ha chiamato Berlusconi e gli ha chiesto: "Perché chiami i miei?". Nel frattempo, nel centrodestra le acque si sono agitate, "se si mette a farlo anche con la Meloni commenta un leghista che di queste manovre ne ha già viste assai in passato - il Quirinale Silvio lo vede solo alle consultazioni", ha commentato un peones del centrodestra.

 

 

Aldilà dell'incidente di giornata - pare che Berlusconi stia contattando direttamente anche i ministri leghisti e farebbe bene ad Ma Berlusconi, scrive il Tempo, non ha bisogno di espedienti politichesi. "Quando ha esordito in politica promise un milione di posti di lavoro, ora gliene basterebbero un centinaio per sistemare chi teme la perdita della stipendio parlamentare", rivela un opinionista politico. Per Salvini, se Berlusconi diventa presidente della Repubblica, la strada del governo si aprirebbe in maniera più agevole, sia col voto anticipato che a scadenza naturale.

 

 

Iil rapporto tra i due è abbastanza consolidato, ma bisogna cercare un centinaio di voti in Parlamento. Il centrodestra vanta sulla carta 450 elettori e ne bastano poco più di cinquanta per arrivare alla soglia dei 505 per centrare l'obiettivo in quarta votazione. "Ma bisogna sempre calcolare una cinquantina di franchi tiratori che appartengono alla fisiologia dello scrutinio segreto. Magari uno come Lorenzo Cesa potrebbe essere l'interlocutore adatto a rendere più sereni gli ambienti centristi che vogliono contare anche nei prossimi anni", scrive ancora il Tempo. 

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