Nomine Rai, lo zampino di Luigi Di Maio dietro al flop di Conte? "Così ha regolato i conti con Casalino"
La partita sulla Rai sembra un preambolo di quella per il Quirinale. I fedelissimi di Giuseppe Conte vedono dietro a questa débacle l'ultimo affondo da parte di Luigi Di Maio che seppure assente per impegni con la Farnesina, rivela Il Giorno in un retroscena, ha assestato un bel colpo al suo leader con una "quadra" benedetta dallo stesso Draghi, sotto lo sguardo critico del ministro grillino Federico D'Incà, e con l'esclusione di Conte appunto: ". "Aveva assicurato che si sarebbe potuto trovare un accordo, per il Tg1, su un nome terzo rispetto alla Maggioni, troppo vicina a Renzi per poter essere digerita", rivela una fonte . "Poi, ad un certo punto, non si è sentito più nessuno".
E sarebbe stato proprio Luigi Di Maio a dare il via libera a Monica Maggioni per il Tg1 con la conseguente mancata conferma di Giuseppe Carboni al telegiornale di Rai 1, uomo vicinissimo allo storico portavoce di Conte, Rocco Casalino, con cui il ministro degli Esteri ha un conto ancora in sospeso.
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Insomma, si tratta dell'ennesimo scontro a distanza tra il ministro degli Esteri grillino e il leader del Movimento 5 stelle, e in questo caso è Giuseppe Conte a uscirne sconfitto, brutalmente sconfitto. "Sta dicendo che ha provato a lottizzare la Rai e non c'è riuscito", si sfoga un big grillino. "Un conto è fare una battaglia prima delle nomine un altro è portarla avanti dopo per mostrarsi sconfitto. Non serve", commenta un altro pentastellato.
E in questo scenario, dopo la partita sulla Rai, Conte e i suoi sono destinati a perdere anche la partita per il Quirinale. Saranno esclusi completamente. Mentre in campo e probabilmente vittoriosi ci saranno gli uomini vicini a Luigi Di Maio.
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