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Sara Cunial "può entrare alla Camera senza Green pass": il "patto" no-vax, chi ha accolto il suo ricorso

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Sara Cunial, deputata no vax del gruppo Misto, potrà entrare alla Camera senza green pass: stando a fonti parlamentari, il ricorso presentato dalla parlamentare è stato accolto dal presidente del collegio di appello di Montecitorio, Andrea Colletti, ex grillino pure lui, appartenente al gruppo "L'Alternativa c'è". Proprio Colletti qualche tempo fa aveva definito il green pass "una scellerata violazione dei diritti costituzionali".

 

 

 

La richiesta di sospensiva depositata dalla Cunial riguardava la delibera con cui il collegio dei questori ha introdotto l'obbligo di green pass per accedere alla Camera. Il primo ricorso della deputata, invece, era stato respinto: era stato presentato al Consiglio di giurisdizione, il tribunale interno di primo grado di Montecitorio presieduto da Alberto Losacco (Pd), con la richiesta di una sospensiva immediata. Il motivo? La necessità di entrare in Aula per votare. Adesso in appello ha avuto lei la meglio. Colletti infatti ha accolto il ricorso, in considerazione del dovere di consentire alla deputata di esercitare il mandato di rappresentanza popolare.

 

 

 

L'esponente di "Alternativa c'è", comunque, ha spiegato che la motivazione "è soltanto di ordine costituzionale come riporta il decreto che ho già notificato sia alla Camera che alla ricorrente che al tribunale interno di primo grado". E ancora: "Il punto è che non si può non permettere a un parlamentare di rappresentare tutta una parte di elettorato per una motivazione che non ha un carattere chiaramente sanitario ma che rischia di averne uno più burocratico, diciamo. Nel decreto c'è scritto che non può entrare chi è positivo e chi è in quarantena. Sono queste le motivazioni sanitarie".

 

 

 

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