Giuseppe Conte dopo le nomine Rai: "M5s esautorato, non andremo più in tv"
I pentastellati di Giuseppe Conte hanno ingoiato il rospo questa mattina, quando si è trovata la quadra sulle prime nomine Rai del nuovo amministratore delegato Carlo Fuortes. Il M5s, infatti, non solo ha perso Giuseppe Carboni, in quota grillina al Tg 1, ma ha anche dovuto accettare di vedere al suo posto Monica Maggioni, la stessa che nel 2017 il Movimento accusò di aver fatto pagare alla Rai le spese dei viaggi per la presentazione del suo libro.
Dopo essersi piegati, però, si lamentano. E così ecco il leader Giuseppe Conte in prima linea che, in alcune dichiarazioni alla stampa, parla di un Movimento "esautorato" e poi se la prende con l'ad: "Fuortes non libera la Rai dalla politica ma ha scelto di esautorare una forza politica come il M5s: siamo alla degenerazione del sistema e per questo il M5s non farà più sentire la sua voce sui canali del servizio pubblico". L'ex premier non solo minaccia l'assenza dei grillini in tv, ma annuncia anche una linea piuttosto dura, spiegando che i pentastellati faranno "sentire la loro voce altrove". Fa sapere, insomma, che gli esponenti grillini non si faranno più vedere nei tg e nei talk show del servizio pubblico e non solo. I giornalisti della Rai non potranno nemmeno raccogliere le dichiarazioni rilasciate da esponenti del M5S in strada, ad esempio, o a margine dei lavori delle aule parlamentari.
"L’amministratore delegato della Rai Fuortes poteva scegliere come affrontare le nomine. Ha scelto di sottrarsi a qualsiasi confronto nelle sedi istituzionali", ha proseguito Conte. A stretto giro è arrivato il commento del senatore dem Andrea Marcucci: "Resta una buona norma per la politica non commentare le nomine dei direttori dei Tg Rai. Vale anche per Giuseppe Conte. Monica Maggioni e Simona Sala sono delle grandi professioniste, questo dovrebbe garantire tutti". "Non c’è bisogno di piani segreti per distruggere i Cinque Stelle: basta lasciar fare a Giuseppe Conte. Fa tutto da solo", ha commentato Matteo Renzi.