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Reddito di cittadinanza, Giancarlo Giorgetti in pressing su Draghi: "Rivedere lo strumento e farlo in fretta"

Giancarlo Giorgetti

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Dopo l'ultima maxi truffa sul reddito di cittadinanza è ormai chiaro anche al premier Mario Draghi che la misura va modificata. Il centrodestra e Italia viva, in modo compatto, chiedono che il governo si muova mentre, manco a dirlo, Movimento 5 stelle e Pd continuano a volere il reddito così com'è. Addirittura Roberto Fico, presidente della Camera, dà la colpa ai giornalisti se ormai l'opinione generale sulla misura anti-povertà grillina è negativa: "A me sembra che ogni volta che si parla di reddito di cittadinanza, si voglia mettergli vicino una truffa, quando le truffe nel nostro Paese c'erano ben prima del reddito di cittadinanza", dichiara.

 

 

Parole che non trovano d'accordo nella maniera più assoluta Giancarlo Giorgetti. Che attacca pesantemente la misura: "Ho espresso in più occasioni, anche pubbliche e nelle sedi istituzionalmente deputate, le mie perplessià sugli effetti di uno strumento nato con buone finalità e propositi che evidentemente sono state traditi dalla pratica. E' nota la mia riserva su come funzioni il Reddito di cittadinanza". Quindi il ministro dello Sviluppo economico tira la bordata finale: "Lo strumento va rivisto e i controlli intensificati. E in questa direzione deve muoversi senza indugio il governo proprio per tutelare i cittadini e le famiglie più fragili". Quelle vere.  

 

 

Anche Matteo Salvini sbotta contro l'assegno pentastellato: "Altri 9.000 indagati per truffa. Io ribadisco la posizione della Lega e su questo lavoreremo in aula: garantire questo contributo a chi non può lavorare, disabili, invalidi, coloro che assistono, però tagliarlo ai furbetti". Anche perché, prosegue il leader della Lega, "qua ci sono 9 miliardi e con una parte di questi si possono fare tante altre cose. Ormai siamo arrivati non a migliaia, ma penso a decine di migliaia di percettori che non ne avevano diritto e soprattutto è un disincentivo al lavoro, in Calabria come in Lombardia". Il reddito, secondo Salvini, "può essere un contributo temporaneo in attesa di tornare a lavorare. Non può essere un'assistenza a tempo indefinito senza nessuna offerta di lavoro. Non esiste. Così non esiste in nessun paese al mondo". 

 

 

Giorgia Meloni chiede un giro di vite: "Noi siamo per l'abolizione del reddito di cittadinanza, ma se si decide di mettere altre risorse noi chiediamo dei controlli reali" e "casomai" si mettano altre risorse sulle "pensioni di invalidità". "Ovviamente non fa notizia come il mio conto corrente e le mie legittime conferenze all'estero", attacca Matteo Renzi, "ma segnalo che anche oggi hanno scoperto una truffa da 60 milioni grazie al reddito di cittadinanza. Ogni giorno nuovi casi, un vergognoso sperpero di denaro pubblico alle spalle dei cittadini onesti. I grillini ovviamente zitti".

 

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