Tagadà, lo sfregio di Rosy Bindi: "Berlusconi al Colle? Prossima domanda, prego": ecco cosa sono Pd e sinistra
"Silvio Berlusconi ha le carte in regola per il Quirinale. È un uomo di Stato e ha dato moltissimo al Paese. La sua elezione sarebbe un segnale di pacificazione nazionale". Di fronte a queste parole di Mariastella Gelmini, ministro di Forza Italia, Rosy Bindi, ospite di Tiziana Panella a Tagadà, su La7, nella puntata dell'11 novembre, inorridisce: "Io sono per la pacificazione. Ma in questo caso sarebbe il contrario. Andrebbe contro la pacificazione nazionale", tuona. Insomma, secondo la Bindi l'eventualità di nominare il Cavaliere come successore di Sergio Mattarella è da scartare.
"Fare questa domanda a me è pleonastico", ironizza poi la Bindi, "passiamo alla prossima domanda". Ed eccola servita: "Marcucci dice che Enrico Letta li silenzia, Draghi continui fino al 2023. Cosa vuol dire?", chiede la conduttrice. "Non conosco il lessico del Pd, men che meno di Marcucci", affonda la Bindi.
Quindi un'altra stoccata su Marcucci: "E' di frontiera. Procediamo oltre". "Però se me le boccia tutte le domande qui diventa complicato...", osserva Tiziana Panella.
Poi, su Mario Draghi, "sarebbe un ottimo presidente. Ma potrebbe aspettare altri sette anni, prima o poi le elezioni arrivano, Ma l'elezione adesso rischia di essere lacerante. Spero davvero che il Parlamento trovi unità sul nome del presidente".