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Danilo Toninelli, "vi rendete conto di come è dura la vita per me?". Lo ha detto davvero, finisce malissimo

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La prima diretta Instagram di Danilo Toninelli per fare #Controinformazione? Su Virginia Raggi. Piuttosto imbarazzante il debutto del senatore del Movimento 5 Stelle, nonché ex ministro dei Trasporti nel governo Conte 1: sguardo da "massima concentrazione", parlantina ora inceppata ora sciolta, almeno l'umiltà di ammettere di essere un po' emozionato. Il progetto è notevole: concedersi uno spazio, anche quotidiano se servisse, per rispondere alle domande dei followers ("Partiamo piano per permettere a tutti di collegarsi", è solito annunciare) e fare le pulci a colleghi e stampa. Obiettivo: smascherare le fake news, ovviamente soprattutto quelle sui 5 Stelle. 

 

 

 

 



Del debunker di professione Toninelli ha ben poco, ma a sollevare dubbi sono soprattutto gli argomenti scelti. Il primo, come detto, è stato il ruolo della Raggi, ex sindaca grillina non arrivata nemmeno al ballottaggio. Il senatore la definisce niente di meno che "una eroina", passata a fare la consigliera in Campidoglio "con umiltà e tanta forza". E dire che qualcuno ha pensato che, in mancanza di alternative, sempre meglio una poltrona che nulla.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non poteva mancare, come sottolinea anche il Giornale.it, uno spazio polemico contro Matteo Salvini, colpevole di aver incontrato il presidente brasiliano Jair Bolsonaro nella sua visita in Italia nei giorni del grande dibattito sull'emergenza climatica. Una frase di Toninelli, in particolare, scatena gli sfottò sui social: "Ci rendiamo conto di come sia complicata la vita di tutti ma soprattutto come sia complicata la vita per noi che siamo in parlamento?".

 

 

 

 

 

 

 

 

Peraltro, di fronte alla raffica di titoli sui libri dei grillini arrivati in libreria, sempre il Giornale.it, parla di "casta" e Toninelli si inalbera: "Casta a me? Che ho rinunciato a centinaia di migliaia di euro a cui avrei diritto?", chiede stizzito. Seguono altre tirate contro Renato Brunetta e, dulcis in fundo, la "scocciatura" del Green pass che colpisce anche gli onorevoli: "Io sono vaccinato, la difficoltà è prendere il telefono e tirar fuori il tuo Qr Code dieci, venti volte al giorno ogni volta che entro in Senato". Un bel disagio, altro che casta.

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