Reddito di cittadinanza, la Lega esclusa dalla cabina di regia. Salvini: "Dimenticanze che stupiscono"
All'incontro tutti tranne la Lega. È accaduto martedì alla cabina di regina per il reddito di cittadinanza. "Non faccio io gli inviti di Palazzo Chigi. Ieri stavamo lavorando sulla Manovra, io non sono permaloso, sicuramente la Lega è il perno del governo, diciamo che certe dimenticanze stupiscono", sono state le parole di Matteo Salvini che pare non aver preso bene il mancato invito. Presenti infatti Stefano Patuanelli del Movimento 5 Stelle e il ministro del Lavoro Andrea Orlando (Pd), ma anche il responsabile della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta e alcuni esponenti del Mef. Assente invece il titolare dell'Economia, Daniele Franco.
Ma il leader del Carroccio preferisce andare oltre e guardare al futuro, in particolare alla prossima Manovra finanziaria: "Proporrò taglio tasse e flat tax". E ancora: "Al Senato sarò primo firmatario di proposte, su cui chiederò l'appoggio del centrodestra e non solo, penso che dal catino dei 9 miliardi del reddito si possa prendere denaro contro i furbetti. Poi taglio delle tasse, flat tax, molti giovani e donne".
Una cosa è certa: a Salvini il reddito di cittadinanza proprio non va giù. Il sussidio grillino, così com'è, si è già dimostrato fallimentare. Per questo - conclude - "chiederò al presidente Draghi se dopo la cabina di regia sul superbonus dell'edilizia ci sarà tempo anche per una cabina sui furbetti del reddito di cittadinanza che affiorano a centinaia, ci facciamo prendere in giro dal mondo. Altro che i furbetti del superbonus, dobbiamo darci una priorità anche sulla scala dei furbetti".