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Laura Boldrini e il cartellone che le fa perdere la testa: "A San Valentino mettila a 90°"

 Laura Boldrini

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Aiuto, Laura Boldrini si è arrabbiata. A farle saltare la proverbiale mosca al naso, in questo caso, sono dei cartelloni pubblicitari. E così, al metaforico grido di "sessismo, sessismo", ecco piovere lo sfogo della fu presidenta della Camera su tutti i suoi profili social.

La questione? È quella che noi su Libero abbiamo presentato come l'inserimento del ddl Zan nel decreto infrastrutture. Già, la sinistra, dopo aver incassato una roboante sconfitta in aula, con il testo affossato al Senato in virtù dell'approvazione con voto segreto della cosiddetta tagliola, ha provato ad infilare "qualche sfumatura" di ddl Zan del dl Infrastrutture.

 

Come? Presto detto: vietando slogan ambigui sulla cartellonistica stradale. Certo, alcuni possono anche essere di cattivo gusto, ma suvvia, non siamo a Kabul. Eppure, la Boldrini sembra essere di tutt'altro avviso.

Già, eccola tuonare: "Questi sono solo alcuni degli osceni cartelloni pubblicitari nelle strade italiane", premette. "Una vergognosa offesa alla dignità di tutte noi, a cui finalmente abbiamo detto basta inserendo una giusta norma nel Dl Infrastrutture".

 

Ed ecco una carrellata di cartelloni che, per la Boldrini, erano meritevoli di "legge repressiva". Si passa da "nuove bocce al bowling" e si arriva alla pubblicità della lavatrice, "a San Valentino mettila a 90°". E ancora: "Te la diamo gratis la patata", "Per una botta sicura", "Fai come lei... scegli le palle giuste". Come detto, magari non cartelloni di buon gusto. Ma da qui a furoreggiare con una legge, ed esaltarsi per la legge stessa, come dire, ce ne passa...

 

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