Giorgia Meloni e Mario Draghi, "un rapporto non solo cordiale": l'indiscrezione sul vertice della vigilia
Giorgia Meloni è stata ricevuta ieri 3 novembre da Mario Draghi ed è stata a colloquio con lui per un'ora e mezza tanto che il premier ha dovuto slittare di mezzora la cabina di regia. I due del resto, rivela un retroscena del Corriere della Sera, si vedono regolarmente e sono in buoni rapporti nonostante le divergenze. La leader di Fratelli d'Italia ha illustrato al presidente del Consiglio le sue proposte in vista della manovra (e in attesa che il centrodestra prenda una "iniziativa comune".
La Meloni, in particolare, ha chiesto a Draghi di destinare tutti gli 8 miliardi alla riduzione del cuneo fiscale per i lavoratori e di modificare in senso redistributivo le pensioni, mantenendo il contributo di solidarietà per le cosiddette pensioni d'oro. Ha poi proposto di "mettere dei paletti" alla riforma del catasto e al reddito di cittadinanza.
Non solo. Sull'ipotesi che venga prorogato lo stato d'emergenza, ha detto uscendo dall'incontro, "Draghi non ha ancora deciso, non si può prorogare se non ammettendo che il green pass non funziona e che va perlomeno rivisto", "il daspo a Puzzer, gli idranti contro i cittadini in piazza... Ma non siamo in Cina", ha aggiunto. Infine sulla proposta di Giorgetti: "Siamo per una riforma presidenziale costituzionale, l'idea di un presidenzialismo de facto imposto dall'alto a me non convince, indipendentemente dall'autorevolezza indiscussa del presidente Draghi".
"Persona falsa". Di Maio, pesanti accuse a Salvini, la reazione di Giletti: cala il gelo | Guarda