Giocare sporco, colpi bassi e maldestri. Si potrebbe riassumere così quanto detto da Luigi Di Maio a DiMartedì, nella puntata condotta da Giovanni Floris e in onda su La7 martedì 3 novembre. Ospite d'onore in studio, ecco il leader M5s, che pontifica sullo scenario politico attuale e torna a più riprese sul suo libro, Un amore chiamato politica, e sulle polemiche che ha suscitato.
DiMartedì, Luigi Di Maio e la stoccata a Lilli Gruber: "Cosa hanno detto alla mia fidanzata"
Frecciata a Lilli Gruber. Luigi Di Maio è tornato su La7 dopo l'intervista a Otto e Mezzo. Questa volta il mi...Ma, si diceva: il gioco sporco. Tutto contro Matteo Salvini e il centrodestra. Come al solito, Di Maio spara ad alzo zero contro il leader del Carroccio: "Salvini ha dimostrato di essere inaffidabile, se ne stanno accorgendo anche nella Lega e nel centrodestra", premette alzando il metaforico ditino.
Reddito di cittadinanza e droga, l'ultimo scandalo: ecco chi finisce in manette, che imbarazzo per Di Maio
Maxi blitz antidroga con l'arresto di 58 persone dopo un'operazione antidroga portata avanti dai carabinieri di ...Dunque, ecco che si passa al gioco sporco, al gioco più bieco: il tentativo di seminare zizzania tra alleati, tra lui e Giorgia Meloni, la leader dei Fratelli d'Italia. "Ora - riprende Giggino - teme che Meloni possa diventare premier se il centrodestra vincerà le elezioni e prova a staccare la spina prima che cresca troppo", la spara Di Maio. E ancora: "La responsabilità verso il Paese non esiste. Matteo Renzi e Salvini sono due facce della stessa medaglia dell'inaffidabilità", disse mister "abbiamo sconfitto la povertà", salvo poi pentirsi amaramente di quella frase (senza voler stare a rievocare le piroette di Di Maio su euro, vaccini, Europa e chi più ne ha più ne metta).