Enrico Letta fatto a pezzi in tv da Romano Prodi? Retroscena: "Le ragioni della vendetta", terremoto nel Pd
Anche Romano Prodi ha infilzato Enrico Letta per quanto accaduto al Senato sul ddl Zan, che è stato praticamente affossato dopo che il Pd ha rifiutato qualsiasi tipo di dialogo finalizzato alla ricerca di un accordo che accontentasse tutti. “Era molto facile fare piccole modifiche - ha dichiarato Prodi a Che tempo che fa - ma si è strumentalizzato tutto. Si voleva creare l’incidente e l’incidente c’è stato. È stata una prova di forza, la destra ha anche vinto, ma a danno di un problema su cui ci voleva un accordo”.
Insomma, una bocciatura pesante per Letta, che pure si sta proponendo come una sorta di successore di Prodi, alla ricerca di un Ulivo 2.0 che consenta al Pd di allargare il più possibile le alleanze in vista dell’elezione del presidente della Repubblica e soprattutto del ritorno alle urne nel 2023. Secondo Alberto Maggi di affaritaliani.it, l’intervento di Prodi viene letto all’interno del Pd come una sorta di “vendetta” per il fatto che Letta non intende candidare al Quirinale l’ex premier.
Tra l’altro da Fabio Fazio il diretto interessato ha respinto l’ipotesi di poter essere in corsa per il Colle, magari sfidando ancora una volta Silvio Berlusconi, che invece sembra crederci molto. “Prima di tutto - ha dichiarato Prodi - so benissimo di non avere i voti necessari. Berlusconi pensa di averli e quindi è un’altra cosa. Poi il prossimo anno avrò 83 anni, +7 fa 90, mi sembra un attentato alla provvidenza”.