Giorgia Meloni, l'incontro con Mario Draghi: ecco come ha fatto cacciare Doemnico Arcuri
Zitti tutti, parla Giorgia Meloni. Lo fa nell'ultimo libro di Bruno Vespa, dal titolo Perché Mussolini rovinò l'Italia (e come Draghi la sta risanando), in uscita il 4 novembre per Mondadori Rai libri. Nelle pagine il giornalista racconta alcuni aneddoti sulla leader di FdI e si spende in pensieri personali. Fari puntati, soprattutto, sulla nascita del governo Draghi, con il quale la Meloni dice di avere "un rapporto buono e cordiale".
Dunque si scopre che prima delle consultazioni non lo aveva mai incontrato informalmente, e sin dai primi colloqui la Meloni ha messo sul tavolo del futuro premier sei dossier il cui suggerimento era dare discontinuità rispetto alla gestione di Giuseppe Conte e soprattutto del commissario Domenico Arcuri. E la leader di FdI deve aver colpito nel segno: "Quando ci siamo visti mi ha detto: 'l'ho letto'. Pochi giorni dopo Arcuri è stato sostituito". Insomma, dietro la "cacciata" di Arcuri ci sarebbe anche lo zampino della Meloni e del suo dossier.
Ma non solo. La sorella d'Italia rivendica anche lo stop al cashback di matrice grillina: aveva suggerito a Draghi di destinare le risorse economiche ai settori più colpiti dalla pandemia. "Ha trovato la nostra proposta interessante e l'ha attuata", ha ricordato la Meloni parlando ovviamente di Mario Draghi.