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Centrodestra, rissa Salvini-Brunetta: "C'è chi pensa al seggio", "basta insulti"

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Volano stracci all’interno del centrodestra, nonostante il recente vertice a Villa Grande tra Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e le delegazioni ministeriali e parlamentari di Forza Italia e Lega. Stavolta sono state delle dichiarazioni dell’ex ministro dell’Interno a irritare fortemente alcuni colleghi azzurri. “La stragrande maggioranza dei parlamentari - ha dichiarato Salvini - attualmente ha come unico orizzonte temporale il proprio collegio a marzo 2023”.

E sulla legge elettorale è arrivata una vera e propria bordata: “L’altro giorno ho portato la questione anche al tavolo di Berlusconi, perché la voglia di proporzionale, di confusione e di mandare la palla in tribuna da parte di qualcuno c’è. Mi riferisco ai grandi centri, ai centroni, ai centrini e ai centretti… C’è bisogno di chiarezza perché chi vince vince, chi perde perde”. Tra i primi a replicare Renato Brunetta, ministro della Pubblica amministrazione nonché pezzo grosso del partito di Berlusconi: “Dalla mia esperienza di questi otto mesi di governo non posso che dare un giudizio straordinariamente positivo del lavoro dei parlamentari tutti”.

“Legge elettorale? Io, da presidente del gruppo parlamentare di Fi alla Camera, ho voluto fortemente il Rosatellum - ha sottolineato Brunetta - dichiaro in ogni caso, però, che le leggi elettorali sono figlie del momento storico e politico in cui vengono decise”. Anche la senatrice Fiammetta Modena si è fatta sentire: “Credo che sarebbe ora di smetterla di insultare i parlamentari che stanno lavorando a pieno ritmo: hanno una visione che è quella del governo Draghi, lo sostengono con il proprio voto e soprattutto con il proprio lavoro in Parlamento. Non serve a niente e a nessuno continuare a denigrarli, descriverli come inutili soggetti che pensano solo a se stessi, alla sopravvivenza”.

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