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G20, Mario Draghi: "Vaccino, disparità sconvolgenti. Non è ancora finita"

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I 20 paesi più industrializzati al mondo sono a Roma. Si è riunito sotto la guida di Mario Draghi l'atteso G20. Dopo ben due anni i numeri uno di Argentina, Australia, Brasile, Gran Bretagna, Canada, Cina, Francia, Germania, Giappone, India, Indonesia, Italia, Messico, Russia, Sudafrica, Arabia saudita, Corea del Sud, Turchia, Stati Uniti, Unione Europea si sono riuniti in presenza. "È bello vedervi, dopo che la comunità globale ha affrontato la pandemia - sono state le parole inaugurali del premier alla Nuvola di Fuksas all'Eur -, il Covid ci ha diviso". E ancora: "Abbiamo affrontato il protezionismo, l'unilateralismo, il nazionalismo. La pandemia ci ha tenuti distanti, e lo ha fatto con tutti i nostri cittadini". Per questo secondo il presidente del Consiglio non sono più ammessi errori. 

Il summit dei Venti proseguirà con una prima sessione interamente dedicata a "Economia globale e salute globale", per poi proseguire con un incontro destinato ad affrontare il tema del sostegno alle piccole e medie imprese ed alle attività gestite dalle donne. Ottimista l'ex numero uno della Bce: "A circa due anni dall'inizio della pandemia, possiamo finalmente guardare al futuro con più ottimismo". Occhi puntati sulle campagne vaccinali definite da Draghi "di successo". Il merito? "Le azioni coordinate da parte dei governi e delle banche centrali che hanno permesso la ripresa dell'economia globale. Insieme, stiamo costruendo un nuovo modello economico e tutto il mondo ne beneficerà".

I rischi però sono dietro l'angolo. Draghi tiene a precisare di non abbassare la guardia, perché la pandemia non è ancora finita. E non tutti possono beneficiare degli stessi aiuti: "Ci sono disparità sconvolgenti - spiega in riferimento ai vaccini contro il coronavirus - nella distribuzione globale dei vaccini. Sono differenze moralmente inaccettabili, e minano la ripresa globale". Anche sul clima il premier chiede collaborazione per "una tassazione giusta ed equa, fare tutto da soli, semplicemente, non è un'opzione possibile". 

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