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G20, Joe Biden e il caso "Hell of a job". Cos'ha detto veramente a Draghi, il giallo della traduzione

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"Stai facendo un lavoro eccezionale". Joe Biden incontra il premier italiano Mario Draghi a Roma, alla vigilia dell'attesissimo G20, e gli fa i complimenti per come sta gestendo la situazione italiana. O almeno, questa è la traduzione "ufficiale" diffusa dagli uffici stampa. La vera espressione utilizzata dal presidente americana è decisamente più brusca e a tratti brutale, ovvero un informale "hell of a job", traducibile come "lavoro infernale" per sottolinearne le difficoltà. Ma usare queste parole, probabilmente, avrebbe potuto creare qualche imbarazzo a livello diplomatico con gli altri invitati al G20. 

 

 

 

 



"Dobbiamo dimostrare che le democrazie possono funzionare e che possiamo produrre un nuovo modello economico - ha esortato Biden, davanti a Draghi -. E tu lo stai facendo". "Grazie per il tuo sostegno alla nostra presidenza del G20 e per la tua determinazione nell’affrontare la transizione ecologica", è la risposta del premier italiano secondo quanto fatto filtrare da fonti di Palazzo Chigi. 

 

 

 



Pandemia, clima e rilancio dell'economia sono stati i piatti forti del faccia a faccia preliminare di un'ora. Il presidente americano ha voluto "ringraziare il premier per la sua leadership nel G20 in un anno di sfide globali sovrapposte - spiega la nota della Casa Bianca -. Entrambi i leader hanno riconosciuto lo storico risultato di una tassa minima globale, il raggiungimento di una resilienza contro future pandemie e l’impegno a decarbonizzare rapidamente il modo in cui produciamo elettricità. Il presidente Biden ha ringraziato il primo ministro Draghi per tutto ciò che l’Italia ha fatto per sostenere il popolo afghano, anche convocando una sessione straordinaria del G20 per affrontare gli sforzi contro il terrorismo e gli aiuti umanitari, e ospitando temporaneamente oltre 4mila afghani in attesa di essere trasferiti negli Stati Uniti lo scorso agosto. I leader hanno discusso delle sfide alla sicurezza nella regione del Mediterraneo e hanno riaffermato l’importanza dell’impegno della Nato per difendersi dalle minacce provenienti da ogni direzione strategica. I leader hanno anche riaffermato il loro incrollabile impegno nella relazione bilaterale e nel legame transatlantico, anche attraverso la Nato. Hanno sottolineato l’importanza della partnership Usa-Ue, compreso il lavoro in corso per garantire che le regole che governano l’economia del 21° secolo siano basate su valori democratici condivisi".

 

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