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Liliana Segre gela Marco Travaglio e lo zittisce sulla candidatura al Quirinale: "No grazie"

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No, grazie. Alla mobilitazione per una possibile candidatura a presidente della Repubblica, Liliana Segre oppone un cortese rifiuto. "La senatrice a vita non è in corsa per il Quirinale o per altri incarichi", scrive il Giornale. La Segre non ha rilasciato nessuna dichiarazione ufficiale dopo la campagna lanciata pochi giorni fa dal Fatto Quotidiano, "ma chi la conosce, chi le sta vicino, sa bene che questa possibilità non esiste per una serie di ragioni, anagrafiche e non solo", continua il Giornale.

 

 

 

 

 

Segre è grata a chi sta seriamente pensando a lei, ma questo non sposta la sua decisione "irrevocabile coerente non solo col tono della sua presenza nelle istituzioni, ma con il senso della sua intera testimonianza pubblica. La Segre oggi è una signora di 91 anni, ammirata da molti che molto si è molto impegnata negli ultimi anni, affiancando a quella che era la sua missione - raccontare ai giovani la sua storia di sopravvissuta alla Shoah - una dimensione istituzionale che deriva dalla nomina a senatrice firmata dal presidente Sergio Mattarella il 18 gennaio 2018, giorno in cadeva l'ottantesimo anniversario delle leggi razziali", continua il Giornale.

 

 

 

 

La Segre ha appena ricevuto la cittadinanza onoraria di Reggio Emilia e anche il Comune dell'Aquila - sindaco di Fdi - ha avviato in giunta l'iter per il riconoscimento, salutato con soddisfazione dalla presidente del partito Giorgia Meloni, che l'ha definita "una donna straordinaria che ha messo la sua vita al servizio della testimonianza e della memoria". Il nome di Liliana Segre oggi unisce l'intera politica senza eccezioni e "l'ultima cosa da fare è tirarlo in ballo tatticamente come contraltare di altri nomi", conclude il Giornale.

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