Ddl Zan, la profezia di Bersani: "Prova generale per il voto al Quirinale", così il voto al Senato stravolge la corsa al Colle
Quanto accaduto al Senato sul ddl Zan deve essere un campanello d’allarme per la sinistra anche in ottica Quirinale. Ne è convinto Pier Luigi Bersani, che sposta in avanti l’analisi della ‘tagliola’ passata in Aula sul provvedimento che era stato approvato alla Camera. “Sul ddl Zan - ha scritto su Twitter l’ex segretario del Pd - oggi al Senato un colpo molto grave ai diritti e temo una prova generale per il quarto scrutinio per il Quirinale”.
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“È tempo - ha aggiunto - che il campo progressista prenda piena coscienza della situazione”. Secondo Bersani quanto accaduto al Senato sul ddl Zan - ovvero che anche singoli di Pd, Cinquestelle e Italia Viva si sono espressi a favore della ‘tagliola’ avvalendosi del voto segreto - potrebbe essere replicabile anche nella partita per eleggere il nuovo presidente della Repubblica. Dal quarto scrutinio, infatti, diventa sufficiente la maggioranza assoluta: quindi un candidato con l’eventuale appoggio di Italia Viva e di qualche dissidente grillino che non vede di buon occhio l’alleanza con il Pd potrebbe costringere la sinistra alla resa.
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Tra l’altro anche Matteo Salvini, pur non citando apertamente il Quirinale, ha lasciato intuire qualcosa in tal senso: “hanno votato contro anche alcuni parlamentari del Pd, questo dicono i numeri. Hanno calato la maschera Pd e 5 Stelle, oggi non gli interessava la legge, ma una bandiera che hanno dovuto rimettere nel cassetto”.
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