E ora, godetevi il delirio di Enrico Letta. Il tutto dopo che al Senato è affondato il ddl Zan: approvata con scrutinio segreto la cosiddetta "tagliola". Risultato? Il testo rispedito in commissione. Nella migliore delle ipotesi - per il Pd - se ne potrà riparlare tra sei mesi, al contrario l'ipotesi più probabile suggerisce che del testo sull'omotransfobia semplicemente non se ne parlerà più.
Ddl Zan affondato, le dimissioni di Elio Vito: "Mi spiace, qui non posso restare". Terremoto in Forza Italia
Una clamorosa defezione in Forza Italia. Un passo indietro subito dopo il siluro che ha di fatto affondato il ddl Zan. A...Insomma, Letta raccoglie quel che ha seminato: dopo aver rifiutato ogni tentativo di mediazione, dopo aver detto "no" ad ogni proposta, comprese quelle di Italia Viva che suggerivano un atteggiamento più soft per portare a casa almeno parte del risultato, dopo aver di fatto rifiutato l'invito a rivedere il testo arrivato anche da Papa Francesco, al Pd non resta nulla. Circostanza su cui hanno insistito, dalla Lega, anche Matteo Salvini e Claudio Borghi. Il leader, infatti, ha bollato il Pd come "arroganti e sconfitti".
Ddl Zan, approvata la tagliola: il testo torna in Commissione. Lo zampino di Calderoli, gli errori del Pd
Compagni, tutto da rifare. L'aula del Senato ha infatti votato a favore della tagliola sul ddl Zan. A favore hanno v...Ed Enrico Letta, arrogante e sconfitto, lo si conferma su Twitter, dove a caldo, dopo la bocciatura del ddl Zan, si produce in un cinguettio surreale: "Hanno voluto fermare il futuro. Hanno voluto riportare l'Italia indietro - tuona in premessa -. Sì, oggi hanno vinto loro e i loro inguacchi, al Senato. Ma il Paese è da un'altra parte. E presto si vedrà", conclude profetico. Un messaggio che, certo, è rivolto al centrodestra e Italia Viva. Un messaggio che però è surreale. La ragione: quell'"hanno voluto". Parole senza senso, così come fa notare a Letta un insospettabile come Marco Castelnuovo, del Corriere della Sera: "Ma hanno voluto chi"?", twitta in risposta. Ineccepibile.