Ddl Zan affondato, Matteo Salvini contro il Pd: "Arroganti e sconfitti. Dicono no pure al Papa..."
L'aula del Senato ha votato a favore della tagliola sul ddl Zan. E così il disegno di legge, caro al Pd, torna in commissione. Non proprio un lieto fine per i dem, che hanno scelto di chiudere a qualsiasi tipo di mediazione e dialogo. Probabilmente è stato proprio questo a penalizzarli, secondo il leader della Lega Matteo Salvini, che ha commentato: "Sconfitta l’arroganza di Letta e dei 5Stelle: hanno detto di no a tutte le proposte di mediazione, comprese quelle formulate dal Santo Padre, dalle associazioni e da molte famiglie, e hanno affossato il Ddl Zan".
Per il segretario del Carroccio, adesso è necessario "ripartire dalla proposte della Lega: combattere le discriminazioni lasciando fuori i bambini, la libertà di educazione, la teoria gender e i reati di opinione”. Dello stesso parere Claudio Borghi, che su Twitter ha scritto: "Avevamo dato ogni possibilità di discutere nel merito e correggere le evidenti storture del ddl Zan che avevamo denunciato alla Camera. Hanno voluto fare gli arroganti? Gli è andata male".
A non averla presa bene è stato soprattutto il promotore della legge, il deputato Pd Alessandro Zan, ma anche il segretario Enrico Letta si è detto amareggiato: “Hanno voluto fermare il futuro, hanno voluto riportare l’Italia indietro. Sì, oggi hanno vinto loro e i loro inguacchi, al Senato. Ma il Paese è da un’altra parte. E presto si vedrà".