Ddl Zan, approvata la tagliola: il testo torna in Commissione. Lo zampino di Calderoli, gli errori del Pd
Compagni, tutto da rifare. L'aula del Senato ha infatti votato a favore della tagliola sul ddl Zan. A favore hanno votato 154 senatori, contrari 131, astenuti 2. Il voto sulla richiesta presentata dai gruppi della Lega e Fdi, si è svolto a scrutinio segreto, la cosiddetta tagliola. Insomma, tagliola approvata. E così si ferma il disegno di legge, che torna dritto dritto in commissione. Insomma, il Pd ha chiuso ad ogni tipo di mediazione, ad ogni tipo di dialogo, con il risultato di restare con un pugno di mosche.
La presidente Elisabetta Casellati aveva infatti ritenuto "ammissibili le due richieste di votazione segreta in base al regolamento e ai precedenti", confermando così il voto segreto nonostante le contestazioni di Pd e anche del M5s (in aula ci sono stati momenti di grande tensione). "Sono stata chiamata a decidere sulla richiesta di una votazione segreta. È una questione puramente giuridica - ha chiarito la presidente - non a caso ho fatto riferimento al regolamento e ai precedenti".
Lega e Fratelli d'Italia avevano in precedenza chiesto di passare direttamente al voto finale, saltando l'esame degli emendamenti e chiedendo il voto segreto. Roberto Calderoli - come sempre dietro la manovra c'è il suo zampino, quello dell'esperto massimo dei regolamenti parlamentari -, illustrando la proposta relativa alla tagliola, aveva affermato: "Piuttosto di fare una porcata, e io me ne intendo, preferisco fermarci qui". E ancora, il leghista aveva chiosato: "Mi appello a tutti perché ciascuno possa esprimersi liberamente nel segreto dell’urna. Fermiamoci oggi. Non è una bocciatura di una legge, si può ripartire immediatamente ad esaminare un testo vero, meglio uno stop oggi che un ahimé domani". Per inciso, a favore della tagliola, in maggioranza, si è schierata anche Forza Italia.
Piccata la reazione del primo firmatario della legge, il deputato Pd Alessandro Zan, che aveva detto la sua prima dell'approvazione della tagliola a L'aria che tira: "La Lega ha chiesto il voto della tagliola, questo dimostra che vuole affossare la legge. Il rinvio è un bluff. Quelli della Lega non hanno detto `ritiriamo la tagliola per cercare una mediazione´, hanno detto `rinviamo il voto della tagliola´. Ma votarla oggi o tra una settimana non cambia", ha concluso.