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Quirinale, il retroscena: Gianni Letta-Draghi, contatti quotidiano. Ecco perché Berlusconi lo lascia fare
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Silvio Berlusconi ha un piano A e un piano B. E anche questa volta, dietro c'è Gianni Letta. Il suo fedelissimo e storico consigliere è il ponte con cui il Cavaliere tiene ancorata Forza Italia a Mario Draghi, riporta La Repubblica in un retroscena. Tanto che Letta senior e il presidente del Consiglio si sentirebbero quotidianamente. Sempre Letta si confronta ogni settimana con i tre ministri azzurri. E Berlusconi lo lascia fare. E' il modo giusto per "spezzare senza troppi clamori l'assedio sovranista che perseguono i due alleati euroscettici".
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Fino al 18 gennaio, insomma, Berlusconi ha un solo piano: succedere a Sergio Mattarella e diventare il prossimo presidente della Repubblica. Per realizzare il suo sogno "ha acconsentito a organizzare un vertice con i ministri della Lega e di FI, assieme a Salvini", deve tenere in piedi l'alleanza e "difendere il campo di centrodestra da sbandate centriste che per adesso non sono utili alla causa". E nessuno al momento osa dirgli di no.
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Ma il piano A appunto durerà fino al 18 gennaio, al massimo fino all'eventuale quarto scrutinio. Poi si passerà al piano B. "Perché è proprio attraverso la garanzia offerta da Gianni Letta che Berlusconi si prepara a ogni possibile scenario alternativo, con l'ambizione di condizionare i nuovi equilibri e difendere i suoi interessi".
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Del resto Letta e Draghi hanno un rapporto antico,stretto quando Letta era a Palazzo Chigi come sottosegretario e Draghi guidava prima Bankitalia, poi la Bce. Per giocare questa partita, Berlusconi ha a disposizione i governisti di Forza Italia. Che sono pronti a sostenere Draghi al Colle. Ma i voti azzurri possono risultare fondamentali anche per decidere un altro capo dello Stato "e blindare l'esecutivo dell'ex banchiere centrale, tenendo a bada l'eventuale spinta elettorale dei sovranisti, destinata a intensificarsi a causa della concorrenza fratricida tra Meloni e Salvini".
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