Goffredo Bettini, allarme Draghi: perché può perdere Quirinale e Palazzo Chigi in un colpo
"Nessuno deve strattonare Draghi": così il dirigente del Pd Goffredo Bettini ha risposto alla domanda sulle possibilità future del premier. In molti, infatti, si chiedono se rimarrà a Palazzo Chigi fino a fine legislatura o se invece salirà al Colle dopo la scadenza del mandato di Sergio Mattarella. A tal proposito Bettini, intervistato da Repubblica, ha detto: "Sarà comunque sovrano il Parlamento. Bisogna seguire con attenzione gli sviluppi delle prossime settimane. Il governo è esposto a tante insidie".
Poi con particolare riferimento ai dem e al Carroccio, ha aggiunto: "Il Pd sosterrà Draghi senza esitazioni fino al 2023. Ma nessuno può garantire sulla tenuta della Lega". Poi il timore più grosso: "Non vorrei che Draghi, la cui presenza è per tanti motivi indispensabile alla Repubblica, per uno sfortunato combinato disposto scomparisse dalla scena politica italiana. Sarebbe un disastro". La paura di Bettini, insomma, è che l'attuale premier non solo non venga eletto capo dello Stato, ma che addirittura facciano cadere il suo governo.
Infine, sul rapporto tra Pd e M5s, Goffredo Bettini è stato molto chiaro: "Conte prima era di fatto centrale. L’avevamo votato come primo ministro. Andava rafforzato, aiutato ed anche corretto, se necessario, perché altrimenti l’Italia avrebbe pagato un prezzo salato. Conte ha guidato il governo attraversando la pandemia e una catastrofe economica. Il Pd, insieme a lui, uscì bene dalla prova. Oggi è tutto cambiato. Il Pd e i 5S mantengono una linea unitaria, ma giustamente marcano di più la loro autonomia e identità. E Letta in questi mesi si è guadagnato sul campo un ruolo preminente di raccordo e proposta". E ancora: "È la politica bellezza... il contrario dell’ideologia".
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