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Meloni, Salvini e Berlusconi, "quando si spezzerà l'alleanza". Retroscena durissimo dalle Sacre stanze

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Allarme per il centrodestra. L'esito delle Amministrative ha fatto rizzare le orecchie ai leader che si trovano ora a fare i conti con una strada in salita. Lo pensa Francesco Verderami che vede nella corsa al Colle il punto di rottura. "È vero che gli 'allievi' (Matteo Salvini e Giorgia Meloni ndr) asseconderanno il 'professore' (Silvio Berlusconi), ma il Cavaliere rischia di trasformarsi in un moderno Sisifo e di veder vanificati i suoi sforzi", scrive la firma del Corriere della Sera.

 

 

Per lui i voti che sta cercando di prendere tra le file degli avversari, li sta perdendo tra gli alleati. Proprio in questi giorni all'interno di Forza Italia si stanno scatenando diversi malcontenti come quello di Maria Stella Gelmini, anche lei come Renato Brunetta, convinta che bisogna prendere le distanze dai sovranisti. Di qui l'irritazione del Cav verso i suoi ministri. "Gelmini - è lo sfogo di Berlusconi diffuso dal Corsera - era a cena da me lunedì sera. Con che faccia sostiene di esser stata tagliata fuori. E Brunetta è venuto a trovarmi per chiedermi di fare il king maker di Draghi alla presidenza della Repubblica, così lui diventerebbe il mio presidente del Consiglio. 'Il tuo Renatino', così mi ha detto. Il mio, poi...".

 

 

Sempre Brunetta ha reso pubblico il suo endorsement per Draghi al Quirinale, agitando Berlusconi. Se infatti l'ex presidente della Bce scendesse in campo, lo farebbe per essere votato alla prima chiamata e sarebbe la fine dei giochi e l'inizio del rompete le righe nel centrodestra. D'altronde lo stesso Gianfranco Rotondi, ricevuto nella casa romana di Draghi, avrebbe riferito che il premier non scarta a prescindere l'ipotesi di correre per il post-Mattarella. 

 

 

 

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