Carlo Calenda, il piano per prendersi il Quirinale. Gira un nuovo nome, pescato dal Pd
Carlo Calenda uscito soddisfatto dalle Amministrative (il suo partito Azione è stato il più votato a Roma ndr) ha le idee chiare. Il suo obiettivo? Un'alleanza europeista. "Per me si deve andare verso una maggioranza Ursula, che è quella che governa in Europa. La divisione ormai è tra partiti europeisti e partiti antisistema. In tutti Paesi le grandi famiglie politiche si sono alleate per tenere lontani populisti e sovranisti, solo da noi non è successo". Per il piano più che ambizioso l'ex dem intende arruolare il Partito democratico, i liberali, i riformisti e un pezzo di Movimento 5 stelle. Se da una parte infatti Calenda vanta buoni rapporti con grillini come Patuanelli e Todde, dall'altra non nutre grande stima con altri. Uno tra tutti? Luigi Di Maio. "Con lui - svela a La Stampa - sono più in difficoltà, perché al Mise ha fatto uno sfascio e ritengo serva una classe dirigente di qualità, che amministri con competenza".
Il leader di Azione non esclude però Forza Italia, sempre che prevalga quella che lui definisce "la linea di Carfagna e Brunetta": "Mi auguro vincano la battaglia interna, credo che avverrà dopo la partita del Quirinale, quando Berlusconi si renderà conto che non riesce a diventare presidente. E forse coglierà la contraddizione di andare in Europa a gridare contro i sovranisti e poi incontrarli nella sua villa a Roma, pensando di governarci il Paese". Non c'è spazio invece per Matteo Salvini e Giorgia Meloni, su cui Calenda è netto: "Se devo scegliere mi butto dalla torre. Credo che Meloni, come avversaria, abbia posizioni più nette e le mantenga con maggiore coerenza. Salvini è più basculante, la mattina dice una cosa e il pomeriggio un'altra".
Prima però di fantasticare, il governo deve fare i conti con un altro appuntamento: l'elezione del nuovo presidente della Repubblica. "Draghi - commenta l'ipotesi sul tavolo - sarebbe un ottimo presidente della Repubblica, ma è meglio che resti a Palazzo Chigi, ha bisogno di più tempo per cambiare le cose. Penso che Paolo Gentiloni abbia il profilo giusto, sarebbe uno straordinario presidente".
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