Quota 100 abolita, Matteo Salvini: "Non penso alle etichette ma ai pensionati". Un messaggio pesantissimo a Draghi e M5s
Pronta è arrivata la replica di Matteo Salvini a Mario Draghi, che da Bruxelles ha annunciato l’addio a Quota 100 e anticipato “soluzioni graduali” sul tema delle pensioni. Chi si aspettava una polemica da parte del segretario della Lega, sarà rimasto sicuramente deluso: Salvini è infatti intervenuto con buonsenso, senza alimentare possibili spaccature né tensioni con il presidente del Consiglio.
“Non mi interessano le etichette - ha dichiarato - mi interessa difendere lavoratori e pensionati ed evitare il ritorno alla legge Fornero. Ci stiamo lavorando con Draghi, partendo dalla tutela dei lavoratori precoci e dei dipendenti delle piccole imprese, troveremo sicuramente una soluzione positiva”. Parla quasi da leader, Salvini, che poi ha ribadito il concetto: “Chiamarla Quota 100 o quota Y non importa, quello che conta è che dal primo gennaio non si porti via 6-7 anni di vita ai lavoratori”.
Sulla questione della Quota 100 - che non sarà rinnovata, “in legge di bilancio ci saranno novità”, ha dichiarato Draghi - è intervenuto anche Andrea Orlando: “Mi pare che il premier abbia già risposto, Quota 100 si tocca e io credo che sia anche un bene che si tocchi perché penso che i numeri ci dicano che al suo interno aveva delle distorsioni che andavano affrontate”. Se Salvini ha mostrato buonsenso sulla questione, forse diventerà da esempio anche per i 5 Stelle: Conte e Di Maio continuano ad alzare barricate sul reddito di cittadinanza, che pure andrebbe rivisto…