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Silvio Berlusconi, la doccia gelata ai colonnelli dissidenti? Alessandro Sallusti: il ruolo del fattore umano

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Berlusconi assolto dalla accusa di corruzione di testimoni (quelli del processo Ruby) perché "il fatto non sussiste" non è una sentenza che riguarda solo il Cavaliere e il suo partito in queste ore alle prese con una guerra tra colonnelli. L'apporto che un Berlusconi non azzoppato può dare al Centrodestra intero - una sentenza sfavorevole avrebbe comportato quasi automaticamente la sua inagibilità politica - va infatti oltre al fatto numerico di Forza Italia, modesto in sé, ma comunque decisivo per essere maggioranza.

 

Nelle ore scorse il presidente lo ha detto chiaramente fugando i sospetti di Matteo Salvini e Giorgia Meloni: fino a che comando io non se ne parla di avventure centriste o di patti con la sinistra, noi nel futuro - cioè appena finita l'esperienza del governo Draghi - resteremo uniti e leali con i nostri alleati storici. Una doccia gelata per chi dentro Forza Italia già accarezzava l'idea di dar vita a una "maggioranza Ursula" (dal nome della presidente della Commissione europea) rivista in salsa italiana: tutti dentro meno le ali estreme dello schieramento politico magari sotto l'egida - in che ruolo poco importa - di Mario Draghi.

In questa scelta di Berlusconi c'è sicuramente un calcolo elettorale (il vecchio centrodestra è ancora oggi dato largamente vincente), una visione politica ma anche un fattore umano: Berlusconi - a differenza di alcuni suoi colonnelli - non è uno capace di stare e non starà mai, se non per necessità come ora, sotto padrone, cioè a ruota di Draghi odi chi per lui. Altra cosa sarebbe, se gli elettori come probabile lo indicheranno, passare - lui direbbe condividere - lo scettro del comando a uno dei due tra Matteo Salvini e Giorgia Meloni che considera figli politici, a volte figli che lo fanno infuriare ma pur sempre generati dalla sua intuizione del '94 di un grande schieramento anti sinistra.

 

In cambio di questa benevola protezione (e del più sostanziale aiuto nei rapporti internazionali) Berlusconi chiede a Salvini e Meloni il lasciapassare per il Quirinale? Può essere, anzi è quasi certo. Ma questa è una storia che racconteremo nelle prossime settimane e che la sentenza di ieri non rende matematicamente impossibile.

 

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